Assegno Unico Figli 2021: cos’è, come funziona, come richiederlo

Parliamo dell’Assegno Unico del 2021: quali sono le agevolazioni e gli incentivi previsti dallo Stato? Quali requisiti devi avere per poterlo richiedere?

10 GIU 2021 · Tempo di lettura: min.
Assegno Unico Figli 2021: cos’è, come funziona, come richiederlo

L’assegno unico per i figli è una misura di sostegno approvato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del DL 8 giugno 2021: saranno delle erogazioni previste dallo Stato volte ad aiutare le famiglie italiane che hanno dei figli minorenni (o fino a 21 anni) a carico. Analizziamo tutte le caratteristiche.

Assegno Unico Figli 2021: di cosa si tratta

Prima di tutto vogliamo spiegare perché si chiama unico: unifica e sostituisce distinte misure (già in vigore) a sostegno delle famiglie italiane, come ad esempio l’assegno di natalità, il premio alla nascita, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori ed altri provvedimenti.

Citando la ministra della Famiglia Elena Bonetti: “L’assegno unico e universale è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili”. Prosegue dicendo: “E’ per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base.

Riassumendo, quindi, l’assegno unico è una quota mensile destintata a ciauscun figlio minorenne a carico dei genitori o dei tutori: i figli potranno beneficiarsi di questo assegno dal settimo mese di gravidanza sino al ventunesimo anno di età.

L’erogazione di questo assegno è prevista dal primo luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021.

Requisiti per ricevere l’assegno unico

Questi sono i requisiti per poter ricevere l’assegno unico:

  • Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o essere titolare di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (ossia, essere di uno Stato fuori dall’UE però in possesso del permesso di soggiorno UE per un lungo periodo, per motivi di lavoro o ricerca di durata almeno annuale).
  • Non avere il diritto sugli assegni familiari.
  • Essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.
  • Avere il domicilio e residenza in Italia ed avere figli a carico (sino al compimento dei 18 anni).
  • Se sei straniero, essere residente in Italia da almeno due anni.
  • Sei hai un ISEE fino a 50 mila euro.

Come posso fare domanda per l’assegno unico?

La gestione di quest’agevolazione sarà affidata all’INPS: per ricevere questo assegno bisognerà fare domanda online direttamente presso questa struttura. Ancora non è possibile presentare la richiesta, ma sicuramente si potrà fare attraverso il portale della struttura.

Quali sono gli importi dell’assegno unico o quali saranno le modalità di erogazione?

Come accennato, possono fare domanda tutti coloro che hanno un ISEE non superiore ai 50 mila euro. Tutto dipenderà dall’ISEE ma per riassumere i vari importi per alcune fascie: coloro che hanno un ISEE fino ai 7 mila euro e due figli a carico, l’assegno unico sarà di 167,5 euro per ciuscun figlio. Chi invece ha un ISEE fino a 7 mila euro però con tre figli a carico, l’assegno sarà di 217,8 euro per ognuno. Infine, chi ha l’ISEE tra i 40 ed i 50 mila euro, l’importo scenderà tra i 30 ed i 40 euro, se si hanno più di due o tre figli.

Si è calcolato che la media del contributo compressivo per i 6 mesi, da luglio a dicembre, sarà di oltre 1000 euro per famiglia: inoltre, per i figli disabili è prevista la maggiorazione di 50 euro ogni mese. Vi è anche un importo maggiorato per le madri di età inferiore ai 21 anni e una riduzione dell’importo per ciauscun figlio maggiorenne che abbia tra i 18 ed i 21 anni. E per chi ha più di tre figli, è prevista un’ulteriore maggiorazione.

L’INPS, che si occupa dell’erogazione di questi importi, verserà il denaro direttamente nel conto corrente che sarà stato indicato dal richiedente. Nel caso, invece, che i genitori dei figli siano separati con affidamento condiviso, l’erogazione sarà divisa a metà tra i due genitori.

Infine, l’assegno unico sarà esente dall’IRPEF, compatibile con il reddito di cittadinanza ed anche con altri aiuti e bonus.

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