C'è risarcimento?

Inviata da Raffaele. 28 ott 2017 Risarcimento danni

Salve a tutti oggi mia mamma è mio padre sono stati aggrediti da una persona conosciuta, lui ha colpito mio padre rompendogli gli occhiali ed è caduto, poi ha aggredito mia madre con una bottiglia piena di acqua e la picchiata. Sono già stati in ospedale vorrei sapere se questa persona pagherà grazie buona serata

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Buongiorno
nel caso in cui fossero stati refertati dal Pronto Soccorso dovrebbero presentare una denuncia querela nei confronti degli aggressori recandosi dai Carabinieri o rivolgendosi ad un legale di propria fiducia, purché non siamo trascorsi più di 90 giorni dall' aggressione.
Cordialmente
AVV. Monia Dottorini

Studio Legale Avv. Monia Dottorini Avvocato a Deruta

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Buongiorno,
i suoi genotiro hanno il diritto di procedre giudizialmente per veder tutelato il proprio interesse ed ottenere il risarcimento del danno.
Nle caso potrebbe esser proposta querela o per percosse o per lesioni personali ma occorre vedere il certificato medico e conoscere le modalità dell'accadimento.
Il reato di percosse è perseguibile soltanto a querela della persona offesa
A partire dal 2 gennaio 2002, data di entrata in vigore del d.lgs. n. 274/2000, il delitto è passato di percosse alla competenza del Giudice di Pace (Cass. n. 30736/2009), il quale applica la pena della sola multa da 258 a 2.582 euro (ex art. 52 comma 2 lett. a), d.lgs. n. 274/2000), salvo che non ricorrano le circostanze aggravanti indicate dall'art. 4 del decreto, poiché in tal caso il reato rientra nella competenza penale del tribunale monocratico e trova applicazione la cornice edittale (reclusione fino a 6 mesi o multa fino a 309 euro) prevista dall'art. 581 c.p.
il reato di percosse si distingue da quello di lesione personale ex art. 582 c.p.
La percossa si può definire, perciò, un atto violento privo di conseguenze lesive.
L'atto di percuotere implica una condotta commissiva: la condotta consiste nel trascendere alle vie di fatto esercitando una violenza fisica su parti corporee della persona altrui. L'atto di percuotere, ossia di colpire, urtare, battere, picchiare e simili, indica una precisa modalità d'azione e individua una condotta tipica, onde le percosse costituiscono un reato a forma vincolata (la lesione personale è invece a forma libera); i mezzi di offesa possono essere naturali (mani, piedi, ecc.) oppure altri mezzi contundenti (sassi, bastoni, fruste, libri).
Il delitto di percosse non sussiste se fa parte integrante di reati più complessi.
Al delitto di percosse si applicano le aggravanti e le attenuanti comuni (artt. 61 e 62 c.p.); il delitto stesso è sempre perseguibile a querela dell'offeso e il medico è esonerato dal referto.
Lesione personale. In base all'elemento soggettivo il codice prevede la lesione personale dolosa e la lesione personale colposa.
Lesione personale dolosa. art. 582 c.p. - Chiunque cagiona a qualcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.
Se la malattia ha una durata non superiore ai venti giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dagli articoli 583 e 585, ad eccezione di quelle indicate nel numero 1 e nell'ultima parte dell'articolo 577, il delitto è punibile a querela della persona offesa.
La condotta non richiede determinate modalità, purchè sia idonea a cagionare la lesione dell'integrità psico-fisica.
Cordialità
avv. Emanuela Costa
Venezia

Studio Legale Avvocato Emanuela Costa Avvocato a Spinea

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Se ci sono stati danni fisici è meglio allegare il referto medico, in ogni caso occorre la denuncia. Avv. Antonio Meli

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Gentile Raffaele,
Questa persona pagherà se i suoi genitori sporgeranno denuncia per l'accaduto.
Una volta avviate le indagini,difatti, potrà, con ogni probabilità,esserci un procedimento penale al seguito del quale con la eventuale condanna dell'aggressore i suoi genitori potranno ottenere, in sede civile, anche il risarcimento danni.
Avv Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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Buongiorno Raffaele,
certamente che l'aggressore pagherà tutti i danni e non solo.
Sua mamma ed il suo papà devono farsi assistere necessariamente da un avvocato che provvederò a redigere l'atto di querela.
Resto a disposizione presso il mio studio per qualsiasi chiarimento e necessità.
Distinti saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)

Avv. Maria Sannino Avvocato a Lucca

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Buongiorno. Le strade percorribili per ottenere il risarcimento del danno sono due. Agire in sede penale con una querela entro tre mesi dal fatto per lesioni personali e poi costituirsi parte civile nel processo salvo che si trovi un accordo risarcitorio con contestuale remissione della querela. Oppure percorrere la strada civile con lettera di richiesta risarcitoria e poi, se non si raggiunge un accordo, promuovere atto di citazione.

Studio Legale Avv. Ludovico Gamberini Avvocato a Bologna

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