Devo davvero rinunciare al risarcimento danni?

Inviata da Giulio. 28 mag 2018 Risarcimento danni

Lo scorso dicembre il Tribunale ha iscritto, per un errore di persona, mia figlia di 5 anni tra gli indagati in un procedimento penale.
Ho dovuto nominare un avvocato penalista per assistermi nella procedura ed ottenere la rettifica degli atti da parte del GIP. Costo: circa 600 euro.
Volevo che questo danno mi venisse risarcito.
Quindi mi sono mosso in sede civile con un secondo avvocato che mi ha assistito nell'inviare una raccomandata di messa in mora al Ministero della Giustizia, presentandomela non come una mossa risolutiva, ma come la procedura più o meno obbligatoria da seguire prima di una successiva citazione per danni: al 99% non ci sarebbe stata risposta, ma a quel punto potevamo procedere con una causa di risarcimento.
Come atteso, la raccomandata non ha avuto risposta.
A questo punto però, con mio grande disappunto, l'avvocato si è tirato indietro sconsigliandomi di procedere oltre. Mi ha abbandonato quindi a metà strada del percorso che mi aveva prospettato (ovviamente dopo avere incassato il compenso per la stesura della lettera)
Contraddicendo sostanzialmente l'approccio possibilista del primo incontro, mi ha detto che non c'è una casistica pregressa su casi simili, che per mia fortuna è solo un piccolo danno economico e non si tratta certo di scenari molto più gravi e purtroppo più comuni come una ingiusta detenzione (e ci mancava pure che la incarcerassero, la bambina!!!), che quindi è un salto nel buio, che non è detto che il giudice voglia emettere una sentenza contro il ministero, suo "datore di lavoro", e che c'è un alto rischio di perdere e subire la condanna al pagamento delle spese.
Lo dico sinceramente, sperando di non apparire sciocco: per me, a un certo punto, era diventata una questione di principio. Volevo vedermi riconosciuto il danno subito ed ero ben disposto anche a spendere la stessa cifra: economicamente non sarebbe cambiato nulla, ma almeno avrei avuto il conforto di avere ottenuto giustizia. Ora invece mi viene detto che addirittura è possibile perdere, e andare a vedere il danno già subito moltiplicarsi... resto basito, arrabbiato, deluso. E ovviamente non so più cosa fare.

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Egregio sig. Giulio,
non capisco perchè si è rivolto ad un legale perchè sua figlia , che se ho nben compreso ha 5 anni, non è imputabile sotteso che trattasi di minore che non ha raggiunto neppure i 13 anni.
si è trattato di un evidente e mero errore di trascrizione nel fascicolo del P.M. che non poteva certo causare danno alla sua bambina, perchè di UNA bambina stiamo parlando.
cordiali slauti
avv Francesco Colantonio

Avv. Francesco Colantonio Avvocato a Brescia

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