Piano scuola 2021-2022: come tornare in presenza in classe

Sono state pubblicate le nuove norme di sicurezza per l'anno scolastico 2021-2022: il Green Pass sarà obbligatorio? Cosa si prevede per l'igienizzazione degli spazi comuni? Ecco le regole.

16 AGO 2021 · Tempo di lettura: min.
Piano scuola 2021-2022: come tornare in presenza in classe

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il Piano Scuola 2021/2022, con il decreto n.257 del 6 agosto 2021: questo decreto scandisce le norme attraverso cui tutto il personale e gli studenti possano tornare a scuola, in presenza, in sicurezza e tranquillità.

Il decreto Piano Scuola 2021-2022 a grandi linee

Prima di tutto, i fondi: il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 200 milioni di euro finalizzati agli interventi per poter offrire più sicurezza a tutto il personale e a tutti gli studenti adattando le abitudini e gli spazi scolastici.

Sono stati quindi aggiunti dei fondi ai 70 milioni precedentemente previsti. Questo decreto serve ad assicurare il ritorno in presenza per tutti gli studenti d’Italia.

Nei successivi paragrafi sottolineamo le misure più importanti del Piano.

Uso della mascherina chirurgica: obbligatoria sopra i 6 anni

Dentro gli ambienti scolastici, è obbligatorio l’uso di mascherina.

È importante sottolineare due dati importanti: prima di tutto, che la mascherina dovrà essere una mascherina chirurgica (non valgono, quindi, le mascherine di stoffa). In secondo luogo, è obbligatoria per tutti gli studenti che hanno più di 6 anni e per tutto il personale scolastico.

Invece, per gli alunni al di sotto dei 6 anni, non è previsto l’obbligo di mascherina (data la loro età e, soprattutto, la loro necessità di movimento): per questo gruppo di età, quindi, è consigliabile pensare una didattica a gruppi stabiliti.

Green Pass: sempre obbligatorio per il personale

Sebbene sia stato molto discusso, il Green Pass rimane obbligatorio per il personale scolastico.

Il 14 agosto è stata inviata una circolare alle scuole che afferma: se il personale scolastico non presenta il Green Pass all’entrata nella scuola, non potrà accedere all’istituto scolastico e l’assenza verrà qualificata come assenza ingiustificata.

Infatti, tutti i professori o tutti i funzionari scolastici non potranno svolgere le proprie mansioni in assenza del Green Pass.

Inoltre, è prevista una conseguenza giuridica: decorrendo dal quinto giorno, verrà sospeso lo stipendio e la riammissione al servizio non appena il personale abbia riacquisito il Green Pass.

Distanziamento dentro le scuole

Il distanziamento, come sempre, è una delle misure di prevenzione più importante durante questo periodo pandemico: si prevede, infatti, il rispetto di un distanziamento sociale di almeno un metro quando sia possibile.

Anche i banchi verranno posizionati ad almeno un metro di distanza, così come dalla cattedra del professore o della professoressa.

Tamponi per personale a rischio e corsia preferenziale per i vaccini

Per quanto riguarda i tamponi, sono avvenuti degli accordi tra Asl (o strutture convenzionate) e il Ministero dell’Istruzione: infatti, si utilizzeranno delle risorse straordinarie che possano consentire di facilitare l’effettuazione di tamponi diagnostici al personale scolastico: quest’azione, si chiarisce, è un’azione mirata a favore dei più fragili, ossia coloro che non possono vaccinarsi per ragioni mediche.

Inoltre, si è chiesto di ripristinare la corsia preferenziale nella campagna di vaccinazione per il personale scolastico.

Igienizzazione e areazione dei luoghi scolastici

Esisterà un registro regolarmente aggiornato della pulizia giornaliera e dell’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti: in questa maniera, si assicurerà la pulizia di tutti gli spazi scolastici.

Inoltre, sarà necessario garantire un buon ricambio dell’aria: sarà opportuno mantenere un costante e continuo ingresso dell’aria dall’esterno all’interno degli spazi.

Gli orari scaglionati delle entrate e delle uscite

Un punto importante sarà quello degli orari scaglionati delle entrate e delle uscite degli studenti: l’organizzazione dipenderà da ogni scuola che provvederà alla regolazione delle entrate e delle uscite degli studenti con orari scaglionati.

Ogni scuola infatti dovrà segnalare alla comunità scolastica le regole da rispettare per evitare assembramenti.

Palestre ed altri spazi comuni

Se le attività scolastiche, o alcune di esse, verranno eseguite in locali esterni alla scuola, saranno proprio gli enti locali o i titolari della locazione a certificare l’idoneità di questi spazi: le disposizioni saranno quelle previste dal decreto 111/2021 ed, inoltre, devono essere eseguite azioni di pulizia e igienizzazione dopo ogni utilizzo.

Come verranno gestiti i casi sintomatici?

Infine, per la gestione dei casi sinomatici si dorà seguire la procedura già prevista.

Coloro che saranno contatti di casi positivi dovranno effettuare un periodo di quarantena e, inoltre, scatterà la segnalazione ed il contact tracing da parte della Asl del territorio.

Per quanto riguarda la quarantena, però, ci sono delle notivà: tutti coloro che abbiano completato il ciclo vaccinale si sottoporranno ad una quarantena di “soli” 7 giorni, e non più di 10, a condizione, ovviamente, che alla fine di questo periodo si faccia un tampone e che l’esito sia negativo.

Potranno quindi tornare a scuola, dopo un contagio, solo quelle persone che dopo i 7 o i 10 giorni di quarantena abbiano effettuato un test negativo, con l’appropriato certificato medico.

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