Stop alla plastica monouso dal 3 luglio: lo dice l’Unione Europea

L’Unione Europea stabilisce una legge per cui dal 3 luglio vengono vietati tutti i prodotti single use plastics da tutti gli Stati Membri. Inoltre, viene introdotta la plastic tax.

18 GIU 2021 · Tempo di lettura: min.
Stop alla plastica monouso dal 3 luglio: lo dice l’Unione Europea

Vogliamo parlare della nuova legge Plastic Free indotta dall’Unione Europea per cui tutti gli Stati Membri, dal 3 luglio di questo anno, dovranno dire addio a tutti i prodotti di plastica monouso. L’Italia, inoltre, farà pagare delle tasse per chi ancora, dopo questa data, utilizzerà questi prodotti così dannosi per il medioambiente.

Normativa Plastic Free – Single Use Plastics

Entro il prossimo 3 luglio tutti gli Stati dell’UE dovranno adeguardi alle nuove norme della direttiva europea plastic free N. 2019/904 (o forse la conoscete con il nome di SUP – Single Use Plastics).

Questa nuova direttrice è stata stabilita proprio per aiutare il medioambiente e il consumo monouso che si fa solitamente della plastica: si vuole ridurre l’incidenza di questo materiale sull’ambiente, soprattutto su quello marino.

Quali prodotti di plastica monouso non potranno più essere utilizzati?

Verranno proibiti moltissimi articoli in plastica che usiamo giornalmente: ovviamente bottiglie e bicchieri di plastica, ma anche contenitori per i cibi monouso, piatti di plastica, cotton fioc, posate, sacchetti, involucri, cannucce, assorbenti, ecc.

Insomma, questa direttiva verrà applicata a tutta una serie di prodotti di plastica monouso (verrà applicata anche sui prodotti di plastica oxodegradabile e sugli attrezzi da pesca). Sono però un’eccezione i polimeri naturali che non sono stati modificati chimicamente. Al contrario, i polimeri plastici biodegradabili sono considerati plastica in tutti i sensi.

Come si potranno contrastare questi cambi in Italia?

Il Ministero della Transizione Ecologica si sta occupando di predisporre un decreto legislativo la cui bozza si trova ancora in fase di trasformazione.

L’Italia deve iniziare a fare un’azione comunicativa a tutti i cittadini affinché, questi ultimi, siano pronti a ricevere questo cambio così importante per l’ambiente essendo consapevoli di quali prodotti dovranno in futuro utilizzare: al posto della plastica monouso si useranno alternative datte con materiali riciclabili o completamente biodegradabili.

 

Il principio di “chi inquina paga”: la Plastic Tax

Questa tassa consiste in una tassa aggiuntiva che si dovrà pagare sull’acquisizione di prodotti in plastica: si parla di 0,45 euro per 1 kg di plastica, esclusa, ovviamente, quella prodotta da materiali riciclati.

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StudiLegali.com

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