Una o due cause per retratto agrario e risarcimento danni versi i venditori?
Grazie anticipatamente,mia madre coltivatrice diretta ha esercitato il diritto di prelazione su un fondo a noi confinante,il compromesso fra proprietari e acquirente e'regolare nel quale rimandano eventuali cause giudiziarie al tribunale di Milano ove risiedono,i proprietari dopo averci chiesto di dimostrare i requisiti ci hanno accordato la vendita fissando il giorno per l'atto.L'acquirente che aveva versato la caparra invia ai proprietari una diffida extragiudiziale per intimarli a concludere con lui,negando i requisiti di mia madre.Il giorno in cui dovevamo fare l'atto i proprietari ci dicono che hanno bisogno di tempo e dopo due giorni fanno l'atto con l'altra persona alla data che lui aveva posto nella diffida.Ora vi chiedo se ci sono abbastanza prove a nostro favore per tentare il riscatto nei confronti del nuovo proprietario che sia per la posizione economica,sia per la spregiudicatezza fara' di tutto per tenersi il terreno e chiedo anche cosa fare con i venditori tenendo conto che noi abbiamo e -mail e raccomandate nelle quali i proprietari affermano di fare l'atto con noi,avendo voluto anche che gli inviassimo copie degli assegni circolari tramite il notaio.Sarebbe opportuno fare una o due cause?I nuovi proprietari e i venditori hanno stipulato l'atto a Matera in Basilicata dove sia noi che i nuovi proprietari risiedono,grazie.