Separazione e divorzi

Inviata da Ernesto. 23 ott 2017 Separazione

Io e mia moglie stiamo per separarci abbiamo una figlia di 3 anni, mia moglie non ne vuole di che sapere di tornare al lavoro, lei ha lavorato per molti anni come segretaria, la casa il cui viviamo è interamente mia 100% da me acquistata durante il matrimonio in separazione di beni, dove pago per intero un mutuo di 500 euro mensili. Mia moglie adesso minaccia di volere oltre che la casa anche il mantenimento sia per lei che per nostra Figlia. Premesso che percepisco circa 1400 euro al mese e da questi tolgo 560 tra mutuo e condominio resterebbero circa 800 euro al mese ove da queste devo togliere altre 150 euro di cessione del quinto per altro prstito, quanto dovrei versare ad entrambi al mese? Quando mia figlia sarà maggiorenne la casa che sto pagando io a chi resterà? Sempre alla mia futura ex moglie oppure restarà a me? Qualcuno mi ha detto che da 800 euro restanti del mio stipendio potrei restare con sole 300 euro al mese... È mai possibile?? Inoltre se la mia ex moglie si rifiuta di lavorare come posso fare?? Qualche altra persona mi ha anche detto che non è detto che il giudice stabilisca tutta questa cifra da dare ad entrambi, può anche essere che mi fanno pagare solo il mutuo e versare una somma minima solo per la minore.
Attendo risposta grazie.
Gradirei sapere che strada devo percorrere affinché possa restare in mano con qualcosa da vivere.

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Buongionro signor Ernesto,
l'obblgio di contribuire al mantenimento del figlio, mediante corresponsione di una assegno periodico a favore dell'altro coniuge, spetta al genitore non collocatario (genitore con cui il figlio non vive prevalentemente).
La casa familiare viene assegnata al genitore collocatario.
Detto ciò l'evenutale contributo al mantenimento del figlio è commisurato al reddito prodotto.
Per quanto attiene al mantenimento del coniuge più debole il mantenimento non è dovuto se quest'ultimo ha capacità lavorativa, questo se il Tribunlae aderisce all'orientamento giurisprudenziale recente.
Cordialità
avv. Emanuela Costa
Venezia

Studio Legale Avvocato Emanuela Costa Avvocato a Spinea

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Situazione complessa. Molti aspetti non sono chiari, a cominciare dalla eventualità della prospettazione di un accordo extragiudiziale.
Avv. Valerio Rea.

Studio Legale Avvocati Rea e Di Mascio Avvocato a Avezzano

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Buongiorno,
penso ci siano i presupposti per prendere una strada a lei favorevole. In ogni modo, il mantenimento è dovuto in favore della minorenne, mentre può essere negato alla moglie ( anche alla luce delle ultime pronunce giurisprudenziali) avendo capacità lavorativa. La casa resterà a lei quando sua figlia diventerà maggiorenne, ciò significa che potrebbe chiedere alla moglie di lasciare l'immobile.
Cordiali saluti.
avv. Natascia Spicuzza

Studio Legale Avv. Natascia Spicuzza Avvocato a Sant'Agata Li Battiati

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Gentile Ernesto,
Le informazioni che le hanno fornito sono parzialmente vere, dovrà sicuramente versare un mantenimento per la figlia in una somma compatibile con le sue uscite, certo non potrà ritrovarsi in povertà.
Riguardo l'assegno di mantenimento per la moglie non è così automatico che venga corrisposto soprattutto se la signora è abile al lavoro, sicuramente se verrà assegnata la casa coniugale alla signora potrebbe essere stabilito che lei paghi il mutuo in luogo dell'assegno.
Naturalmente tutto questo ha delle variabili in relazione al caso concreto che bisogna approndire.
Avv. Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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Ha solo l'obbligo di contribuire al mantenimento della figlia, per sua moglie, visto le ultime sentenze, se ha capacità lavorativa, non vi è obbligo. La casa di proprietà rimane sua, ma verrà assegnata al genitore presso il quale verrà collocata la figlia, credo la madre, sino al raggiungimento della autosufficienza economica. Resto a disposizione

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Egregio Sig. Ernesto,quando Sua figlia sara' autosufficiente la casa restera' a Lei;probabilmente,continuando a pagare il mutuo,dovra' fornire un contributo limitato per Sua figlia.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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Gentile sig. Ernesto,
quasi tutte le domande che pone hanno una risposta variabile a seconda che la separazione sia con addebito o meno, e prima ancora giudiziale o consensuale.
L'unica cosa saggia da fare è rivolgersi ad un legale della sua zona per sottoporgli la questione nel dettaglio. Qui su internet non è possibile rispondere a così tante domande, vi sono troppe variabili.
L'unica cosa certa è che con un buon legale si può fare molto.
Per qualsiasi necessità resto a disposizione.
Avv. Nicola Sansone

Avv. Nicola Sansone Avvocato a Foggia

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