Ho acquistato una casa in comproprietà con il mio ex compagno e padre di mia figlia...Da premettere l immobile è stato acquistato il 30 di ottobre 2018 e la nostra relazione è terminata a fine novembre!!io e mia figlia siamo tornate a casa dei miei genitori in un altra regione!!Io non voglio più saperne di questa casa anche perche non intendo tornare in quella regione mentre lui la vuole a tutti i costi e ne ha preso pieno possesso da pochi giorni,mentre ne io ne mia figlia non abbiamo abitato neanche per un giorno....!!Il problema più grande e che lui non vuole liquidarmi con soldi che io ho anticipato per pagare l agenzia immobiliare e la caparra per appartamento!!!
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Gentile Mariangela,
con riferimento al suo caso, la informo che in mancanza di accordo, sarà necessario rivolgersi al giudice del tribunale territorialmente competente, al fine di ottenere la divisione giudiziale dell'immobile. Il giudice, ove riscontrasse difficoltà, potrà ordinare anche la vendita dell'immobile.
Ad ogni modo, consiglierei intanto di provare stragiudizialmente, facendo presente i rischi ed i costi a cui andrebbe incontro in caso di rifiuto ad accordarsi.
Spero di essere stata d'aiuto.
Per ulteriori chiarimenti e/o dubbi sul punto non esiti a contattare lo studio.
Gentile Mariangela,
la soluzione più conveniente per tutti è raggiungere un accordo.
Le consiglio di scrivere, tramite legale, al suo ex, richiedendo quanto dovuto o, eventualmente, l'affitto per la quota di sua proprietà.
In caso di risposta negativa, dovrà attivare il procedimento di divisione dell'immobile, nel corso del quale, se l'immobile non dovesse essere facilmente divisibile, il Giudice potrà disporre la vendita all'asta con divisione del ricavato tra i comproprietari.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e azioni da intraprendere.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei
Gentile Signora,
se il suo ex compagno si oppone alla vendita, e non ha l’intenzione di rilevare le quote altrui, si può procedere alla c.d. divisione giudiziale.
La divisione giudiziale consiste in un procedimento introdotto con atto di citazione avanti il Tribunale territorialmente competente (ove si trova l’immobile).
Si radica così una causa civile a tutti gli effetti, allo scopo di procedere allo scioglimento della comproprietà e quindi alla divisione delle quote.
Nel corso del processo l’immobile sarà periziato e valutato da un consulente del Tribunale, il quale avrà altresì l’incarico di valutare se sussista o meno la possibilità di una divisione materiale del bene. L’esito del procedimento, ove non si raggiunga un accordo tra le Parti, consiste nella vendita all’asta del bene e nella liquidazione del valore delle rispettive quote. La procedura giudiziale comporta il rischio di vendere il bene a un valore fortemente inferiore a quello commerciale; è quindi opportuno valutare con attenzione, se concretamente non esista la possibilità di un passaggio di quote tra i comproprietari o di una vendita libera e volontaria a terzi, così da realizzare un prezzo congruo rispetto al valore. Sempre pronto ad eventuali approfondimenti del caso l’occasione mi è gradita per porgerle distinti saluti.
Avv. Francesco Zofrea
Buongiorno, provi a mettere in vendita la sua quota dell'immobile è possibile che il suo ex cambi idea e decida di acquistarla, altrimenti chieda la divisione giudiziale mediante un avvocato del luogo di sua fiducia.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze
Gentile signora L'Ascoli,nel Suo caso può vendere ad un terzo la sua quota di proprietà oppure chiedere giudizialmente la divisione E,se impossibile,la vendita all'asta dell'immobile.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli