Ho corteggiato alcune donne sul social network Twitter inviando loro foto esplicite di nudo tramite messaggi diretti, i cosiddetti DM. Ora, non le dirette interessate, ma un gruppo di soggetti minacciano di denunciarmi per molestie. Posto che non ho tenuto alcun comportamento dettato da un atteggiamento di insistenza eccessiva, e perciò fastidiosa, di arrogante invadenza e di intromissione continua e pressante nell'altrui sfera di quiete e libertà, e che, se anche fosse, Twitter, per porre fine ad un simile comportamento predispone strumenti quali il "blocco"; e posto che le eventuali molestie sarebbero avvenute in un contesto "privato" (tramite i suddetti messaggi diretti, visibili esclusivamente dalle persone interessate, diversamente da quanto avviene nella bacheca pubblica, visibile a tutti i followers), sono a chiederVi se esistano i presupposti per procedere nei miei confronti e, in caso affermativo, cosa e quanto rischio. In sostanza, i Messaggi Diretti (o DM), che (ripeto) sono esclusivamente privati e leggibili solo dalle parti, possono dunque essere considerati luoghi pubblici o aperti al pubblico? Leggasi, per caso contrario, Cass. 37596/2014 in tema di messaggi privati inviati su Facebook. Grazie.
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Egregio Sig. Rubello,francamente dovrei esaminare la documentazione per esaminare se vi siano estremi per l'esercizio della azione penale e possibilita' in tal caso di valida difesa per evitare spiacevoli conseguenze.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli
Secondo me al massimo potrebbe integrare il reato di violenza privata oppure, nel caso in cui la vittima fosse soggetto minore di anni 14, il reato di corruzione di minorenni. La pubblicità del luogo non ha alcuna rilevanza ai fini penali, vista la recente depenalizzazione del reato di atti osceni in luogo pubblico (ora illecito amministrativo).
gentile Riccardo,
per ritenersi integrato il reato di molestia è necessario che il comportamento tenuto sia caratterizzato da insistenza ed invadenza, ovvero la condotta deve essere idonea ad alterare il normale equilibrio psichico della vittima ed a determinarne una modifica delle normali condizioni di vita, ossia vi sarà reato di molestie quando si disturbi l’altrui sfera privata con ripetute chiamate o continui messaggi anche privati i quali non devono lasciare la vittima indifferente, se lei dice di non essere stato insistente potrebbe non configurarsi la molestia ma solo la violenza privata posto che, mi sembra di capire, che lei potrebbe aver inviato messaggi twitter a persone che non segue o non conosce dunque a "tollerare" messaggi sgraditi.
avv. marina ligrani