Sequestro amministrativo cautelare
Mio padre in corso di battuta di caccia feriva gravemente un suo compagno di battuta in data 17/01/2018.
Intervenivano il 118 e i carabinieri per i rilievi del caso constatando l'imperizia e non il dolo nell'accaduto.
In data 6/02 veniva inviata alla locale Autorità Giudiziaria comunicazione a suo carico per il reato di cui art. 583 c 1 e art 590 C.P.
In data 22/02 i carabinieri procedevano al sequestro amministrativo cautelare della licenza di Porto di fucile come provvedimento cautelare ai sensi dell art. 7 c 2 L241/90 e art. 39 TULPS nelle more di un eventuale procedimento di revoca della licenza stessa che avveniva
in data 22/03 poi notificata il 06/04 contestualmente al sequestro amministrativo cautelare di tutte le armi e munizioni, sequestro operato come provvedimento cautelare di cui art 7 c 2 l 241/90 e art 39 TULPS nelle more del procedimento penale ascritto presso Procura della Repubblica ovvero del procedimento amministrativo di revoca licenza come suesposto.
Chiedo come dobbiamo muoverci (non abbiamo ancora interpellato alcun legale)e se è il caso di impugnare questi provvedimenti (ricorso gerarchico o al TAR).
Chiedo altresì, considerando il limite dei 150 gg per la cessione delle armi se io, familiare convivente, possa intestarmi le armi stesse o se lo stesso domicilio creerebbe incompatibilità.
PS
L'infortunato non ha sporto querela pur avendo sofferto un danno superiore a 40 gg di prognosi.
Grazie per l 'attenzione