Modalità di rientro lavorativo in stato di gravidanza
Buongiorno, lavoro in un calzaturificio in produzione e sono stata assunta questo luglio in apprendistato come "addetta incollaggio suole".
L'azienda è a conoscenza del mio stato di gravidanza già da un mese e mezzo ed entro i primi 15 giorni le è stato inviato il certificato medico ginecologico attestando la mia situazione di gravidanza in modo che possa attivare la richiesta di cambio mansione o un eventuale rischio lavorativo in gravidanza che faccia scattare la maternità anticipata.
L'azienda ad oggi non ha ancora mandato per iscritto un documento che attesti il mio rientro con cambio di mansione ma ha soltanto accennato per telefono tre settimane fa che potrei tornare a svolgere le diverse mansioni di manovia (no incollaggio) avendo a disposizione uno sgabello per potermi sedere quando ne necessito. Premetto che il lavoro svolto in manovia è comunque un lavoro ripetitivo, che, già nelle visite precedenti con il medico del lavoro dell'azienda sono state considerate come esposizioni a rischio fattori quali: Movimento manuale dei carichi, rumore, movimenti ripetitivi arti superiori, polveri, posturale, stress lavoro correlato, microclima, macroclima ecc..ec..
Ho fatto pressione per avere per iscritto i documenti che attestino che la mia nuova mansione da loro datami per il mio futuro rientro in regola in più mail, ma ancora niente. Mi è stato semplicemente detto che al mio rientro mi sarà data la documentazione e che loro sono in regola con tutto per quanto riguarda la mia nuova mansione. Ho anche chiesto loro se i movimenti ripetitivi, le torsioni, lo sbalzo caldo-freddo (lavoriamo a contatto con frigoriferi e forni), le polveri, l'odore di colla indiretto e lo stress da lavoro correlato incidessero sulla mia gravidanza e loro hanno detto che sono perfettamente in regola con lo stato in cui mi trovo.
Hanno fatto comunque pressione più volte di cambiare ginecologo e di mettermi in gravidanza a rischio fisiologico, così sono tranquilla io e sono anche tranquilli loro.
Ma io mi chiedo...se il lavoro che mi dai è in regola, perché non dovresti essere tranquillo?
Ho fatto anche richiesta, tramite il mio datore di lavoro, di avere un appuntamento con il medico del lavoro dell'azienda e mi è stato risposto che se sono in malattia non posso farmi visitare dal medico del lavoro aziendale. Quindi dovrei comunque prima tornare a lavoro e poi avere un appuntamento con il loro medico di riferimento (con tempi di attesa lunghissimi). Mi è stato anche detto dal mio datore di lavoro che sono la prima a richiedere una procedura del genere e che di solito non ci si fa visitare dal medico del lavoro in stato di gravidanza. Ora mi chiedo, sto sbagliando qualcosa?
Intanto il mio medico di base sta facendo storie per rinnovarmi la malattia dicendomi che rischia denuncia.
Ribadisco che in questa situazione di non chiarezza non me la sento di tornare a lavoro, ho troppa paura che le cose si complichino e che possa subire un aborto spontaneo.
Come dovrei comportarmi ora, vista la mia situazione, in modo da agire in regola e non interferendo con i miei rapporti in azienda creando attriti il meno possibile?
Grazie.