Demansionamento /mobbing

Inviata da maria luigia costantino. 22 mag 2019 Mobbing

salve
racconto la mia storia...

Cercherò di esser sintetica ..confido nel vostro supporto
Ho 30 anni e da 10 anni lavoro come responsabile amministrativo di punto vendita presso una multinazionale di abbigliamento
Mi occupo di contratti/assunzioni/buste paga dei dipendenti e gestione contabile del punto vendita
Da giugno 2018 ho cambiato regione per ricongiungimento familiare (dal 2009 al 2018 ho lavorato su diversi punti vendita della Lombardia)
Son sempre stata gratificata con feedback positivi per i risultati ottenuti
Ed elogiata per competenze e professionalità
Nel 2015 divento mamma ma per senso del dovere rientro subito dopo L obbligatoria a lavoro
Lasciando a casa un bimbo di solo 3 mesi!
Che nelle pause di lavoro allattavo nel centro commerciale in cui lavoravo (ps:sono un full time 40 h settimanali quindi 8 al giorno /week end e festivi compresi)
Fino ad allora e quindi per 6 anni il mio orario era sempre stato 7-16.30 e le mamme
Di minori di tre anni non venivano fatte lavorare la domenica

Fin quando ho L allattamento tutto procede bene
Al compimento del primo anno di mio figlio mi chiedono (verbalmente)di trasferirmi
Nel centro commerciale più grande di Europa e a20 km da casa
Con molta onestà rifiuto dicendo che la mia priorità è mio figlio e non riuscirei ad avere la giusta concentrazione per la nuova offerta
Da lì iniziano i cambiamenti
Arriva una nuova direttrice e inizia a :
pianificarmi turni pomeridiani 12-21.30;
Pianificarmi di domenica
Dopo diversi confronti e tentativi di accordarci non riusciti
dove mi vedo costretta a ricorrere al congedo parentale retribuito al 30% per star a casa qualche domenica o non fare il pomeriggio
mi iscrivo al sindacato e divento rappresentante sindacale!

Dopo qualche mese mio marito ottiene il trasferimento nelle Marche
E sapendo di una recente apertura di punto vendita proprio vicino a mio marito
Chiedo il trasferimento
Mi viene negato...io insisto
Chiedo un colloquio con risorse umane della zona
Che mi chiede ,per autorizzare il trasferimento,di revocare la nomina da rsa e premette che dovrò fare chiusure
Xke il negozio dove andrò (che tra L altro non è quello che ho chiesto io ma uno a ben 120 km di distanza)non ha abbastanza manager
E quindi necessita di rotazione su turni
Ci accordiamo,verbalmente, e inizio la nuova avventura nel giugno 2018
Tutto magnifico collaboro con una direttrice che ha esperienza in azienda come la mia
E date le condizioni disperate in cui versava L ‘ufficio decide di non farmi fare più di un pomeriggio al mese
Anche perché a differenza di quanto detto dalla risorse umane
In quel negozio erano presenti tutte le figure manageriali + un jolly a supporto !!
Inizio a capire che allora il trasferimento così lontano è stato fatto per dispetto
Mah sorvolo
Noto un accanimento verso la direttrice
Tale che viene costretta a demansionarsi pur di tornare in Puglia suo paese di origine !

Quindi rimaniamo senza direttore da metà luglio
E nel contempo si demansiona una capo reparto,anche lei per ottenere trasferimento in Campania!!!!
Ad inizio agosto ancora senza direttore arriva una nuova caporeparto
Essendo io la più anziana(inteso come esperienza lavorativa)la accolgo e le passo più info possibili dato che poi sarei stata via per ferie un mese
Durante le ferie vengo spesso chiamata per questioni lavorative ,resto a disposizione e capendo le difficoltà decido di rientrare dopo 20 giorni
Così da non oberare di lavoro i colleghi ,far far le ferie ad agosto anche a loro e occuparmi io del fine mese!
Da settembre però la nuova capo reparto inizia (sentendosi spalleggiate dalla risorse umane)
A pianificarmi chiusure senza chiedermelo e a seguito di una giornata di congedo parentale
Mi cambia turno per il giorno seguente senza dirmelo dicendo che era stata autorizzata dall area manager
L’indomani fortuna vuole che mentre sono a lavoro chiama L area manager
Chiede come va
E non esito nel manifestare dispiacere e delusione in quando reputo che ci sia stato un atteggiamento ritorsivo nei miei riguardi
L area manager cade dal pero
Si scusa
Facciamo un confronto a tre con la capo reparto e chiariamo,ottengo le scuse e voltiamo pagina...oh almeno speravo
Ma vedo che la capo reparto ha un atteggiamento ostile
Più volte mi fermo con lei per chiarire anche se mi sembra di esser all asilo!
Così arriva ottobre dove finalmente arriva una nuova direttrice
L accolgo entusiasta ,le faccio il mio passaggio di consegne
E durante i discorsi di presentazione le dico di questi screzi con la capo reparto ...
Data la mia esperienza iniziamo a lavorare a stretto contatto,mi elogia
Ci confrontiamo spesso
Ci scambiamo feedback e strategie per raggiungimento di gool e risultati
Mi scrive a tutte le ore anche se son di riposo
E son sempre disponibile
Mi chiede cambi turno repentini e non dico mai di no (nonostante la complicata gestione famigliare essendo sola con un bimbo di tre anni e il marito a 120 km)
Le vado incontro anche sul turno di chiusura ne faccio una a settimana (l’unico giorno in cui mio marito è a casa,quindi a discapito della mia vita di coppia )...
Fin quando a fine novembre faccio due gg di malattia
Al rientro avverto un po’ di freddezza,
Le chiedo se va tutto bene..mi rassicura anche se noto distacco e una certa comunella con la capo reparto
Un giorno chiacchierando le confido che mi piacerebbe avere una seconda gravidanza....
Apriti cielo non L avessi mai fatto
D improvviso il gelo
Addio confronto/passaggio di informazione
Inizio ad esser emarginata pianificata in pausa da sola
Così da indebolire anche la mia interazione con lo staff vendita
Non mi viene concesso di star in ufficio per più di due ore al giorno (facendo solo lo stretto necessario)
I miei interventi nei meeting vengono spesso interrotti o diventano una santa inquisizione !!
Una settimana prima di Natale
Ho un malore
L indomani mattina avrei aperto io il negozio avverto dalla sera così che vada qualcun altro al mio posto è io possa recarmi dal medico
Lei ,mi chiede se sono in dolce attesa è poi mi dice che non può farlo nessuno e DEVO andarci io altrimenti se il negozio non apre potrei aver problemi
Io scioccamente le ho dato ascolto e sono andata ad aprire
Alle7 ;ho ricevuto il cambio solo alle 11.30
E sono andata dal medico che mi dá tre giorni di malattia poi sarei stata via fino al 2 gennaio per congedo parentale(avendo il bambino a casa dall asilo non potevo far diversamente)!
Nonostante la scuola chiusa fino al 7 gennaio io rientro il 2 (una settimana di parentale la faccio prendere a mio marito)
Così mi occupo del fine mese...dico...
Invece torno e oltre al muro di freddezza e tutte le cose che già accadevano a dicembre
Vengo rilegata in cassa tutto il giorno e a far allestimento saldi
Inizia una tosse nervosa che dura tre giorni
Sto male ,non dormo
Mi metto in malattia dal 6 gennaio al 19
Rientro eh di nuovo stesso scenario
Con L aggiunta di lavoro denigratorio come “appaiare le mutande”
Risatine e battute davanti a colleghi neo assunti
Durante la chiusura di un versamento scaraventa una sedia ad un millimetro da me
E poi fissa la telecamera a circuito chiuso,quasi a provocarmi a dire...se reagisci sei finita
Torno a casa nervosa e piango disperata
Sono inappetente
Inizio a dimagrire
Avevo prenotato un intervento odontoiatrico
L’avrei fatto il 1 febbraio...contavo i giorni per rifugiarmi nella malattia se pur breve!
Rientro il 4 febbraio
Lei è in ferie..ma ha addestrato gli altri manager li chiama e controlla da casa affinché loro controllino me...
Ma dall’11 febbraio sarei andata in ferie io..dovevo resistere
Eh così è stato
Vado in ferie e...scopro di esser in dolce attesa
Faccio gli esami ed è tt ok
Sono felice

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Gentile Maria Luigia,
se ho calcolato bene queste condotte vessatorie nei suoi confronti vanno avanti dal 2016, dubito quindi che senza far intervenire un legale a sua difesa la situazione miracolosamente migliorerà...
Resto in attesa di fornirle ulteriore assistenza.
Cordiali saluti.
Avv. Claudia Verlezza

Avv. Claudia Verlezza Avvocato a Anzio

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