Diritto del consumo e società di finanziamento

Tribunale di Roma, Sentenza n. 17364/2016; l'adeguata informazione quale diritto fondamentale del consumatore/utente

21 NOV 2016 · Tempo di lettura: min.
Diritto del consumo e società di finanziamento

L'adeguata informazione quale diritto fondamentale del consumatore/utente.

La sentenza n. 17364/2016 del Tribunale di Roma ribadisce il diritto fondamentale del consumatore e dell'utente a un'adeguata informazione e ad una corretta pubblicità ex art. 2, comma 2, lettera c) del Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206).

Nel caso di specie il Tribunale di Roma, accogliendo la domanda attrice, condanna la controparte alla restituzione delle somme pagate nonché alla restituzione degli interessi corrisposti in quanto violato l'obbligo generale di informazione ex art. 5, comma 3 del Codice del Consumo, il quale dispone che

"Le informazioni al consumatore, da chiunque provengano, devono essere adeguate alla tecnica di comunicazione impiegata ed espresse in modo chiaro e comprensibile […], tali da assicurare la consapevolezza del consumatore" e il diritto ad una corretta pubblicità dovendosi intendere con tale termine "qualsiasi forma di messaggio che è diffuso, in qualsiasi modo, nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere il trasferimento di beni mobili o immobili, la prestazione di opere o di servizi oppure la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi" (art. 2, comma 1, lettera a) del D. Lgs. n. 145/2007 relativo alla pubblicità ingannevole)".

La parte attrice, infatti, non era stata adeguatamente informata in quanto la società (controparte) non aveva fatto menzione alcuna, all'interno del volantino pubblicizzante un finanziamento, del proprio ruolo di intermediario; il consumatore, avendo scoperto l'esistenza di un'ulteriore società la quale, questa sì, avrebbe erogato il finanziamento, ha successivamente chiesto che lo stesso fosse dichiarato nullo e che gli importi e gli interessi pagati fossero restituiti.

I giudici italiani hanno sempre posto particolare attenzione sulla figura del consumatore quale parte debole in un rapporto contrattuale. Il legislatore, con l'approvazione del Codice del Consumo, ha infatti riconosciuto diritti al consumatore/utente e sancito correlati obblighi al professionista/produttore. L'adeguata informazione costituisce sicuramente un diritto fondamentale del consumatore/utente in quanto questa rappresenta la premessa per il raggiungimento di un equilibrio contrattuale il quale, in maniera quasi connaturata, difetta in un rapporto tra consumatore e professionista.

Scritto da

Studio legale Avv. Giulio Mario Guffanti

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