Eredità legale
Gentilissimi Avv.ti , vorrei sottoporVi un quesito relativamente all'azione stragiudiziale condotta
(a suo dire) dal mio legale. Parliamo di una eredità per legge di un immobile per la quota del 50% di
proprietà che ha visto coinvolti me e i miei due fratelli. Investiti dall'oggi al domani di tale "incombenza"
ci siamo rivolti, io e mia sorella ad nostro avvocato, e mio fratello ad un suo avvocato, per chiedere lumi sul da farsi.
A me e mia sorella è parso da subito, dai primi colloqui, che anche l'avvocato non fosse proprio a suo agio
con la materia. Dopo un paio di incontri abbiamo firmato una mandato su foglio bianco, quasi a cautelarci da
possibili tranelli nascosti dietro questa eredità dal momento che ci è sembrato molto strano che nostro
cugino legatario in testamento avesse rinunciato al legato a cui è seguita anche la rinuncia alla legittima.
Ci siamo chiesti se non ci fossero debiti tali da superare l'entità dell'eredità che potessero metterci in difficoltà.
Abbiamo alla fine accettato l'eredità con beneficio di inventario, ma per inciso, non ce lo ha proposto l'avvocato, ma
lo abbiamo scelto noi. La stesura dell'atto notarile di accettazione di eredità l'abbiamo seguita personalmente
senza assistenza legale. Pagando un compenso di € 1.200,00.
La trafila burocratica nei rapporti con le banche e l'agenzia delle entrate, la produzione di documenti, la stesura
dell'atto di inventario notarile, i contatti con la proprietà per la quota dell'altro 50% non nostra,
i rapporti con il condominio ed ogni altra sorta di incombenza sono state seguite da noi eredi personalmente
senza assistenza legale. Allo stato attuale l'appartamento è in vendita avendo dato (anche qui direttamente, senza
alcuna assistenza) mandato ad un'agenzia immobiliare.
Il nostro legale si è limitato a mandare qualche PEC a fare qualche telefonata, attendendo nostre relazioni circa
lo sviluppo degli eventi.
Oggi, a distanza di qualche mese dalla nostra sciagurata firma, ci parla di avere svolto un'azione stragiudiziale.
e quindi l'applicazione delle tabelle inerenti al proprio compenso.
Quale azione stragiudiziale?
Non abbiamo visto uno staccio di intervento effettivo in nessuna questione, una conclusione di un affare,
l'ottenimento di alcun risultato a nostro vantaggio, uno svincolo o lo sblocco crediti,
il riconoscimento diritti violati, azioni per opposizione di terze parti.
Per questa "non-azione stragiudiziale" chiede fino a € 9.000,00 (trattabili) sapendo che l'immobile
è proposto in vendita alla cifra di € 350.000,00 (diviso 2, diviso 3 la quota di ognuno di noi tre fratelli)
Forse un po' ci ha marciato!! Dopo le nostre lamentele e rimostranze, la somma si è ridotta a € 4.000,00
che a noi appare comunque esagerata in rapporto a quanto prodotto: ben poco.
Insomma questa eredità si è svolta senza intoppi nei confronti di banche, del condominio (immenso) di cui
fa parte il nostro immobile, senza pretese di terze parti, senza passività e debiti a carico di nostra zia deceduta
Il comportamento dell'avvocato in questione ci sembra un po' scorretta e mirata solo ad ottenere
facile denaro. Non riteniamo di avere ricevuto un'adeguata assistenza legale, ma per il semplicissimo
motivo che non ce ne è stata necessità. Possiamo dire di avere ricevuto solo qualche confronto
e forse un'assistenza morale che, in certi casi, è stata pure reciproca.
Grazie per la Sua disponibilità e il Suo tempo
Mi farebbe davvero piacere ricevere sui commenti.
