Buonasera,mi scuso ma avrei bisogno di alcuni chiarimenti in termini di successione. Mi sono sposata col mio primo marito 19 anni fa, abbiamo acquistato casa 16 anni fa in comproprietà visto che eravamo in comunione dei beni. Abbiamo avuto un figlio, Simone, di 15 anni; ci siamo separati 13 anni fa ed io sono rimasta proprietaria della casa acquistata perché ho aperto un nuovo mutuo per poter liquidare il mio ex, ed avrò ancora 13 anni da pagare. A copertura del mutuo ho stipulato una polizza vita. Abbiamo quindi divorziato 7 anni fa. Mi sono risposata 5 anni fa in separazione dei beni; il mio secondo marito ha un conto corrente personale così come me. Lui ha dei beni (soldi investiti in vario modo) acquisiti in gran parte prima del nostro matrimonio e non ha proprietà immobiliari. Le domande cui vorremmo avere chiarimento sono:
1-in caso di mia morte prematura, la casa passerebbe in eredità a mio figlio ma il mio secondo marito ha diritto ad un usufrutto a vita? se no,come posso tutelare mio marito senza togliere la proprietà a mio figlio? Le varie opzioni in caso di figlio minorenne e figlio maggiorenne
2-in caso di decesso di mio marito, i suoi beni a chi vanno in eredità (non ha figli, non ne abbiamo insieme, ma ha due fratelli e mamma vivente) e chi copre le spese per la successione?
3-e le nostre due liquidazioni del lavoro come vanno in eredità?
4-entrambi abbiamo la firma sui reciproci conti correnti per piccole azioni pratiche.
Cordiali saluti, Lara
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Gentile Signora Laura,
Il suo attuale marito e suo figlio sono gli eredi in caso di suo decesso, suo marito avrebbe altresì il diritto di abitazione della casa se adibita a vostra abitazione familiare.
In caso di decesso di suo marito ed in assenza di testamento, gli unici eredi sareste lei è la madre di suo marito se sopravvissuta e i fratelli e sorelle.
Le liquidazioni seguono le medesime regole successorie sopra esposte, salvo considerare la possibile reversibilità della liquidazione.
Le spese della successione (imposte statali ecc.), gravano sull'asse ereditario come passività e dovranno, essere sostenute dagli eredi.
Resto a Sua disposizione per ogni ulteriore necessità.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra
Buonasera. Non c'è da preoccuparsi per quello che dice. Tuttavia, vista la difficoltà del caso, sarebbe opportuno sentirla telefonica. Avv. Dimitri Barbera
Gentile Signora Laura,
Il suo attuale marito e suo figlio sono gli eredi in caso di suo decesso, suo marito avrebbe altresì il diritto di abitazione della casa se adibita a vostra abitazione familiare.
In caso di decesso di suo marito ed in assenza di testamento, gli unici eredi sareste lei è la madre di suo marito se sopravvissuta e i fratelli e sorelle.
Le liquidazioni seguono le medesime regole successorie sopra esposte, salvo considerare la possibile reversibilità della liquidazione.
Le spese della successione (imposte statali ecc.), gravano sull'asse ereditario come passività e dovranno, essere sostenute dagli eredi.
Resto a Sua disposizione per ogni ulteriore necessità.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra
Gentile signora Lara,mi pare che desideri tutelare il futuro di Suo figlio ma anche il diritto di Suo marito a continuare ad abitare l'immobile:Lei dispone di una quota disponibile,che potrebbe destinare a Suo figlio alla condizione che consenta a Suo marito di abitare nella casa coniugale,prevedendo che in caso di rifiuto la stessa quota sia attribuita a Suo marito.Spese funerarie vanno ripartite fra gli eredi in relazione alle loro quote;le altre somme ,se giungono dopo la morte,sono crediti del defunto da dividere fra gli eredi ;le somme residue su conti correnti contestati vanno perla meta' al cointestatario e per l'altra meta' cadono in successione e devono essere divise fra gli eredi Alfredo Guarino Napoli
1) Suo marito attuale e suo figlio sono gli eredi in caso di sua morte, e suo marito avrebbe altresì il diritto di abitazione, poi loro potrebbero accordarsi in ogni modo anche diverso, esempio suo marito rinuncia alla proprietà che lascia interamente a suo figlio e si fa riconoscere l'usufrutto
2) Allo stesso modo lei è l'unica erede di suo marito, insieme alla madre sopravvissuta di lui con fratelli e sorelle. Questi ultimi potrebbe escluderli facendo testamento
3) Le liquidazioni seguono la stessa sorte, salvo che siano versate su un conto comune e la successione avvenga dopo, in tal caso chi di voi rimane in vita, per la metà del conto e dunque delle liquidazioni succede, dell'altra metà è già proprietario.
Per regolamentare diversamente occorre fare testamento, salvi i diritti dei legittimari (figli, coniuge, genitori)
Resto a disposizione
Gentilissima Signora Lara, buongiorno e Buon Anno.
Le varie questioni che pone non sono di facile risoluzione, ma cercherò di risponderLe nella maniera più completa possibile.
Venendo alle Sue domande, in caso di Sua prematura dipartita, in mancanza di disposizione testamentarie, i Suoi eredi legittimi sarebbero Suo figlio e Suo marito ed ai medesimi andrebbe il Suo patrimonio (compresa la casa quindi) per la quota di 1/2 ciascuno. Nessun diritto di usufrutto spetterebbe a Suo marito sull'immobile, a meno che non sia Lei a costituirlo mediante apposita disposizione testamentaria.
In caso di prematura scomparsa di Suo marito, invece, sempre ipotizzando che non vi sia testamento, gli eredi legittimi sareste Lei, la madre ed i fratelli di Suo marito. La quota a Lei spettante sarebbe di 2/3, mentre il residuo terzo andrebbe suddiviso in per capi tra la madre ed i fratelli di Suo marito.
Le spese della successione, intese come quelle funerarie e le imposte statali, graveranno sull'asse ereditario come passività e dovranno, quindi, essere liquidate dagli eredi (solitamente in sede di compilazione della dichiarazione di successione).
Le indennità lavorative seguono le medesime regole successorie sopra esposte, con la precisazione che deve aversi riguardo alla possibile reversibilità delle prestazioni previdenziali.
La firma sui conti viene meno con il decesso del soggetto interessato.
Nella speranza d'aver risposto in maniera chiara ed esaustiva al quesito posto, resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con i più cordiali saluti.
Avv. Simone Rinaldini