Buongiorno,
sono a chiedere a quali costi posso andare incontro nel caso richieda la separazione giudiziale di 2 immobili ereditati in successione legale con mio fratello al 50% a testa e visto che non si giunge ad un accordo da ormai 18 mesi dalla scomparsa di ns. padre.
i beni sono una villa del valore commerciale attuale stimato da noi, di circa 300 - 350 mila euro, e un appartamento in montagna del valore di circa 200 -250 mila euro.
Sentiti ringraziamenti per la risposta.
saluti.
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Egr. sig. Fabrizio,
in relazione alla Sua domanda è necessario precisare che è possibile fare una stima di quelli che saranno i costi e i compensi che dovrà pagare all'avvocato che La assisterà.
Affinché si proceda allo scioglimento di divisione di beni immobili è necessario un preliminare procedimento di mediazione i cui costi riguardanti l’attività dell’avvocato sono stimabili tra i €400,00 e €500,00 oltre I.V.A. e C.P.A..
In merito al processo di competenza del Tribunale, considerando il valore degli immobili, la stima delle spese e dei compensi da corrispondere all'avvocato che Lei nominerà può essere approssimativamente così ipotizzata: € 1.214,00 C.U. oltre € 27,00 per bolli e spese di notifica ed accessori, spese di CTU che saranno poi determinate dal giudice nel corso del processo, in merito ai compensi riguardanti l’avvocato che Lei nominerà, la determinazione media in applicazione del D.M. 10.03.2014 n. 55 è la seguente: fase di studio € 3.300,00, fase introduttiva € 2.200,00, fase istruttoria € 9.900,00 fase decisionale € 5.800,00 oltre rimborso spese generali di cui all’art. 2 del D.M. menzionato, I.V.A e C.P.A. come per legge.
Ovviamente ogni caso è unico e pertanto, per una valutazione precisa sarà necessario esaminare tutti i documenti.
Consideri che il cliente rimane obbligato al pagamento delle spese e dei compensi all’avvocato di fiducia; quando il processo sarà concluso il Tribunale potrebbe condannare la parte soccombente a rimborsare alla parte vittoriosa le spese legali, ma qualunque sia la valutazione del Giudice, il cliente rimane obbligato al pagamento dei compensi al suo avvocato nella misura tra loro concordata.
Cordialmente,
avv. Giovanni Babino
È impossibile fare un preventivo di massima.
Consideri che oltre agli onorari dell'avvocato (unico aspetto preventivabile) vanno anticipate le spese del consulente tecnico (potrebbero essere sui 1.600€ ma visto che vi sono anche immobili in montagna vanno aggiunte spese di trasferta) e le spese vive per fare le aste (anche qui dipende da dove si fanno le pubblicazioni, e potrebbero essere dai 200€ ai 700€ per ogni tentativo di vendita). Il totale poi dipende da quante aste si fanno prima di vendere. Tutte queste somme devono essere anticipate e poi vengono rimborsate dalla vendita. La rimanente parte si divide.
Buongiorno,
in questa trattativa si sta facendo aiutare da un avvocato? Dopo la fase delle trattative ci sarà la mediazione e come ultimo step la causa (costi legali 5000-20000; altri costi 2000-15000). Cordialmente
Avv. Cardillo
Onestamente è difficile darle una risposta precisa, dato che dipende -in primis- dall'evoluzione della vertenza.
Ad ogni modo tenga presente che
1. serve la mediazione obbligatoria (fase stragiudiziale antecedente l'eventuale giudizio);
2. in difetto di soluzione stragiudiziale serva una causa di merito per la quale i parametri medi di riferimento indicano la somma imponibile di €22.497,00; su detta somma la legge prevede si possa calcolare un aumento in funzione del valore superiore i 520.000,00= dello scaglione massimo (forse lo superate, forse no).
Deve poi calcolarsi il 15% per spese forfettarie; restano da aggiungere quanto meno CPA CPA, ogni spesa viva (bolli, tassa registro, ecc.) e l'eventuale (ma probabile) consulenza tecnica.
E' quindi consigliabile concordare a priori, con il professionista di riferimento, meglio se mediante contratto scritto, il costo di ogni eventuale fase della vertenza, così da evitare future, brutte, sorprese.
A disposizione per ogni approfondimento, la saluto cordialmente.
(avv. Paolo Castellini)
Buongiorno,
Le premetto che prima di intraprendere un giudizio di divisione innanzi al Tribunale, dovrà obbligatoriamente esperire un procedimento di mediazione presso un apposito organismo.
Quindi, i costi da sostenere concernono il procedimento di mediazione e, in caso di esito negativo, il procedimento innanzi al Tribunale.
Per quanto riguarda la mediazione, è opportuno conoscere il regolamento predisposto da ogni singolo organo, anche con riferimento ai costi.
Il giudizio in Tribunale prevede i costi per la CTU, che sono a carico di entrambe le parti; vi sono le prestazioni professionali del CT di parte e del legale di fiducia che, ovviamente, sono a carico della parte che li ha nominati.
In ogni caso, considerati i tempi e i costi della procedura giudiziale, Le consiglio vivamente di tentare, in ogni modo, di addivenire ad un accordo bonario con Suo fratello.
Saluti.
Avv. Luca Grassini.
Nelle cause di divisione ereditaria i costi processuali (es. Consulenze, frazionamenti) ricadono sulla massa, ovvero nel caso do specie verranno ripartiti in parti uguali, quelle legali sulla parte.
L'avvocato al quale si rivolgerà le farà senz'altro un preventivo di massima.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
Egr. Fabrizio
io costi sono quelli per un giudizio di divisione dell'asse ereditario, quindi i costri dell'iscrizione oltre le spese per il legale che la seguirebbe
