Buongiorno.
Ho scoperto da poco tempo che mio marito è circa cinque mesi che mi tradisce con un' altra donna. Dopo averlo messo davanti alla scoperta ha confessato. Ora vorrebbe la separazione consensuale. Il punto è questo. Noi abbiamo la separazione dei beni. La casa è sua. Io non lavoro, abbiamo due figlie maggiorenni, che vivono a casa con noi, solo una lavora con contratto per un anno. Dobbiamo andare via da casa io e le mie figlie? Lui ormai durante la settimana torna a casa dopo il lavoro, mangia, va da lei o poi torna a dormire e dal venerdì sera alla domenica pomeriggio dorme da lei. Come devo comportarmi? Ho diritto a un mantenimento? Io tra l'altro ho anche un'invalidità del 46%. Grazie per la risposta
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Lei avrebbe sia il diritto ad un assegno di mantenimento che quello all'assegnazione della casa coniugale quanto meno fino a quando le figlie non saranno economicamente indipendenti.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari
Buongiorno Signora Simona.
Lei può chiedere l'addebito della separazione, il mantenimento per Lei e per le figlie non economicamente autosufficienti e l'assegnazione della casa ove potrebbe abitare con la prole.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Signora,
da quanto da lei esposto, pare possa configurarsi una separazione con addebito al marito. La casa coniugale di proprietà del marito, spesso viene assegnata dal giudice al genitore collocatario dei figli. Non percependo un reddito, potrebbe aver diritto ad un assegno di mantenimento, così come le figlie non autonome.
E' consigliabile prima tentare con una separazione consensuale e poi, in caso di esito negativo, procedere con una separazione giudiziale. Le consiglio di trovare un avvocato di fiducia che possa seguirla in tutto l'iter. Cordiali Saluti
Gentile Signora,
da un’analisi approssimativa del caso così come da lei esposto, si profila un ipotesi di addebito della separazione al marito.
Ad ogni modo, la casa coniugale, seppur di proprietà del marito, solitamente viene assegnata dal giudice al genitore che conviverà poi con i figli anche se maggiorenni ma pur sempre economicamente non autosufficienti.
Inoltre, qualora non percepisca un reddito, lei avrà diritto ad un assegno di mantenimento, da determinare anche in rapporto alle entrate economiche del marito, e le figlie altrettanto (almeno la figlia che risulta priva di lavoro).
Consiglio sempre di tentare un accordo e procedere con una separazione consensuale ma sarebbe, comunque, opportuno farsi assistere da un legale di sua fiducia per definire meglio tutti questi aspetti.
Distinti saluti,
Avv. Redjan Sako