Mia madre, vivente, aveva un conto cointestato fittizio con mio fratello, poi deceduto. Dopo la morte di mio fratello sono subentrata io nella cointestazione ed ho constatato che mio fratello deceduto aveva sottratto indebitamente denaro dal conto di mia madre. Anche ai fini di interromprere i termini, poichè l'importo è consistente, posso contestare ai familiari di mio fratello, moglie e figlio, questi ammanchi? I familiari sono tenuti a restituire gli importi prelevati?
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Egregio Signor Ludovico,
nella Sua descrizione non si rileva se Sua madre abbia già richiesto la restituzione di quanto sarebbe stato sottratto indebitamente da suo fratello in vita .
Se così non fosse ritengo opportuno che Lei oggi cointestataria del conto e futura erede chiedesse una sorta di rendiconto ai familiari per valutare l'esistenza o meno del suo diritto alla restituzione degli importi prelevati una volta che Sua madre sarà deceduta.
Per ogni chiarimento sono a Sua disposizione.
Con i migliori saluti
In linea puramente teorica sì. Sempre se gli eredi legittimi di suo fratello ne accettano l'eredità. In concreto si presenta ardua l'impresa di ottenere effettivamente la restituzione di tali somme, perché l'illegittimità della condotta di suo fratello, per quanto per lei evidente, è tutta da dimostrare. E' onere suo dimostrare l'asserito carattere fittizio della cointestazione. Occorre valutare se si trattasse di conto corrente cointestato a firma congiunta o a firma disgiunta e se l'entità dei prelievi effettuati da suo fratello sia stata eccedente la propria quota.
Avv Matteo Rondina
Egregio sig.Ludovico,può procedere nei confronti degli eredi legittimari di Suo fratello (moglie e figli),nonché di altri eredi testamentari,se non rinunciano legalmente all'eredità. Cordialmente avv.Alfredo Guarino