Conto Corrente e appropriazione indebita

Nel 2008 mia madre, che all'epoca è ancora sufficientemente autonoma e non bisognosa di particolari cure, è titolare di un Conto Corrente (C/C-A) con delega a mia sorella. Il 3 marzo risulta un bonifico in entrata per 70.000 € proveniente da un fondo d'investimento di pertinenza di mia madre. Dal giorno seguente e nell'arco delle due settimane successive, mia sorella effettua personalmente, presso le casse della filiale, 3 prelievi in contanti per un totale di 45.000 €. Il saldo finale al 31 marzo è di circa 34.000 €.
A maggio 2008 il C/C-A viene estinto e viene aperto il C/C-B, intestato fino a metà ottobre 2008 a mia madre. A metà ottobre 2008 il C/C-B viene cointestato con mia sorella, la quale il giorno stesso della cointestazione e nelle due settimane successive effettua personalmente presso le casse della filiale, 5 prelievi in contanti per un totale di 36.000 €. Mia madre continua a vivere nel suo appartamento e non ha bisogno di particolari cure dispendiose. Tutte le entrate di entrambi i Conti Correnti derivano dalla pensione diretta e da quella di reversibilità a favore di mia madre e da fondi d'investimento di pertinenza di mia madre. Tutte le operazioni suddette sono documentate dagli estratti conto e dal dettaglio dei singoli movimenti che la banca mi ha rilasciato a seguito di mia richiesta in qualità di coerede, essendo mia madre deceduta nel gennaio 2018.
Domanda:
1) Conto Corrente A: Mia sorella ha abusato della delega prelevando importi notevoli, non giustificabili da particolari esigenze di mia madre. Mia madre, quale parte lesa, avrebbe avuto titolo, finché in vita e prima della prescrizione del reato, per querelare mia sorella per appropriazione indebita?
2) Conto Corrente A: Se oggi mia madre fosse ancora in vita, avrebbe titolo, quale parte lesa, per querelare mia sorella per appropriazione indebita o il reato sarebbe già prescritto?
3) Conto Corrente A: Io, quale coerede, ho subito un danno perché credo che sia stata erosa la mia quota di legittima, pertanto anch’io mi considero parte lesa. Ho titolo per querelare mia sorella per appropriazione indebita o posso soltanto agire sul versante civilistico, chiedendo di ricondurre tutte le somme prelevate nella massa ereditaria, per poi effettuare la divisione?
3) Conto Corrente B: La cointestazione del Conto Corrente configura una sorta di donazione?
4) Conto Corrente B: Quando il conto è cointestato, le giacenze si presumono in parti uguali fra i cointestatari (nel caso specifico, al 50% per ciascun cointestatario). Ma, poiché tutte le somme accreditate sul conto erano di pertinenza di mia madre, ho diritto a chiedere di ricondurre nella massa ereditaria tutti gli importi prelevati da mia sorella e non soltanto il 50%?
Ho posto domande puntuali per poter ottenere possibilmente risposte puntuali e non generiche. Con i più vivi ringraziamenti.