Negligenza medica
Salve, un mio parente ha subito una rimozione di una lesione sospetta dal corpo, presso un centro privato. Il medico non ha ritenuto fare esame istologico, nonostante il paziente avesse dichiarato al medico di avere un linfonodo ascellare ingrossato. Dopo circa tre mesi, tramite biopsia del linfondo ascellare, si scopre che nel linfonodo ci sono metastasi da tumore della pelle e, dopo accurata visita dermatologica, non trovando formazioni sospette, oncologi e dermatologi concludono che il tumore era sicuramente la formazione rimossa presso il centro privato. I medici infuriati, hanno ritenuto la mancanza dell'istologico un grave errore, anche perché avrebbe accorciato i tempi d'attesa e fornito informazioni più precise sull'aggressività del tumore. A distanza di pochi mesi il paziente è deceduto per metestasi in altre parti del corpo. Secondo alcuni pareri di Avvocati esperti in malasanità, per questo caso non ci sarebbero presupposti per causa di malasanità, perché il tempo intercorso tra la rimozione della formazione e la scoperta del tumore tramite biopsia ascellare, è troppo breve, seppure tutti riconoscono una grave negligenza del medico. Volevo chiedere: non è possibile dal punto di vista legale, fare alcunché contro questo medico? Una grave negligenza può passare inosservata in questo modo?