Buongiorno, io e il mio compagno, purtroppo, abbiamo deciso di lasciarci, non siamo sposati, ma abbiamo un figlio in comune, lui sostiene che facendo l affidamento al 50%, anche il mantenimento del bambino sarà diviso in parti uguali, e che quindi per quei giorni in cui il bambino vivrà con me non mi spetta nulla.
Io lavoro part-time e ho in reddito più basso del suo, che invece è un commerciante p.iva.
Ha ragione lui? Ognuno paga x sé e tutte le spese sono al 50%?!
Grazie
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Non proprio. Può essere anche pattuito così ma non é certo dovuto. Dipende certo anche dalle rispettive situazioni economiche e comunque, anche in presenza di affidamento congiunto, deve essere stabilito il "collocamento prevalente". Dipende anche dall'età del bambino, ma non essendo quest'ultimo "un pacco", non é possibile in genere un affidamento "turnario". In genere il genitore "non collocatario" é tenuto a corrispondere all'altro un contributo per il mantenimento.
A disposizione qualora voglia contattarmi personalmente per informazioni più dettagliate.
Avv Matteo Rondina
Gentile Signora,
non è proprio così. L'art 337 ter cod.civ. stabilisce che "(....) Salvo accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli in maniera proporzionale al proprio reddito ; il giudice stabilisce, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proportzionalità , da determinare stabilendo:1) le attuali esigenze del figlio.2)il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori 3)i tempi di permanenza presso ciascun genitore.4) le risorse economiche di entrambi i genitori.5)la valenza economicadei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore.(....)"
Se vuole approfondire l'argomento non esiti a contattarmi anche tramite piattaforma.
Cordiali saluti
