Come difendersi da offese e frasi denigratorie pubblicate su gruppo Facebook?

Inviata da Francesca. 2 set 2021 Diffamazione a mezzo stampa

Buona sera, chiedo come potersi difendere da frasi denigratorie pubblicate da una specifica persona all'interno di un gruppo di Facebook: preciso che le due persone non si conoscono, ma l'intento di una è palesemente quello di ridicolizzare l'altra persona facilmente individuabile (seppure senza specificarne nome e cognome). A seguito della pubblicazione di alcuni post denigratori -visibili e leggibili da chiunque- la persona offesa ha inviato un messaggio in privato al denigrante chiedendo spiegazioni delle offese ricevute, purtroppo senza ottenere risposta, se non, poco dopo, leggere nuovamente sul gruppo ulteriori successivi post in cui la medesima persona continuava a ridicolizzarla ed offenderla, commentando sotto post di altre persone e, in più, ridendo del fatto di avere ricevuto un messaggio dalla "rompi palle". A questo punto la persona offesa ha risposto pubblicamente sotto uno dei post, chiedendo (sempre in tono pacato) di sapere se le offese fossero indirizzate a lei stessa e conoscerne il motivo. E' stata intimata pubblicamente più volte di "stare zitta" e di parlare solo nel caso in cui potesse dimostrare di essere stata offesa/ridicolizzata, mostrando anche dove fosse il suo nome e cognome e le offese ricevute. Naturalmente tutte le frasi denigratorie erano palesemente indirizzate alla persona che ne chiedeva spiegazioni, percepibile anche dagli altri membri del gruppo. Sono stati fatti gli screenshot di tutti i post.
Preciso che la discussione è nata nel momento in cui la persona che poi è stata successivamente offesa, ha fatto notare nel gruppo che erano state postate foto di un incidente stradale grave, in cui erano visibili le targhe delle vetture coinvolte (quindi riconducibili ai conducenti) ed erano visibili parti di immagini in cui i soccorritori stavano cercando di estrarre una delle persone dall'auto. Le targhe sono state poi successivamente oscurate e le foto ripostate sul gruppo. Sono già state fatte le dovute segnalazioni a Facebook, agli interessati e ad una testata giornalistica che, nel frattempo, aveva ricevuto tutte le foto per farne un articolo da "audience" ed aveva dimenticato, ella stessa, di oscurare le targhe.
In definitiva, chiedo a questo punto un vostro parere su tutta questa faccenda.
Sono a conoscenza di alcune disposizioni normative a riguardo, ma sarei interessata a ricevere comunque un vostro parere nel merito, per verificare se quanto ho letto e quanto mi è stato consigliato di fare, sia corretto e, in tal caso, se io possa intraprendere le vie legali per ottenere il risarcimento dei danni morali, quanto meno per le offese ricevute e soprattutto, in tutta sincerità, per dare un piccolo insegnamento alle persone che credono ancora che i social siano un mondo totalmente distaccato dalla realtà.

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Gentile signora Francesca,se si può dimostrare,anche con indizi certi,univoci e convergenti,che le offese erano rivolte ad una specifica persona,può esercitarsi la legale tutela per un giusto risarcimento.Cordialu saluti,avv.Alfredo Guarino

Avv. Alfredo Guarino Avvocato a Napoli

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