Intanto grazie mille per le risposte.
Anni fa aveva chiesto ai figli di firmare un documento dove i figli rinunciano alla proprietà in modo che lui comparisse come unico proprietario, a detta sua perché non gravasse sulle tasche dei figli.
Però questo non preclude loro la titolarità della legittima giusto?
In parole povere: può perdere la titolarità della casa, nella quota a lui spettante?
Scusate la pesantezza ma sono un pò preoccupata.
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A mio parere la questione è un pò più articolata di come i colleghi che mi hanno preceduto hanno ritenuto di sintetizzarla. Infatti, se non vi è alcun dubbio che ai fini della trascrizione e della opponibilità ai terzi della cessione della quota è necessario l'atto pubblico notarile, la semplice scrittura privata può avere effetti obbligatori tra i suoi firmatari, cioè tra il Suo convivente ed il padre di questi. In poche parole, nel rapporto interno tra loro, questa scrittura può esprimere validamente la volontà dell'uno di trasferire la quota all'altro.
Quanto al diritto di legittima, ogni questione al riguardo deve essere rimandata al momento dell'apertura della successione, non essendo possibile prima di allora costituire diritti o rinunciarvi.
Detto questo, è fuori discussione che ad oggi, se il padre volesse vendere l'immobile, dovrebbe ottenere il consenso anche degli altri soggetti che ne risultano ancora formalmente comproprietari, salvo che non ottenga una sentenza che - in base alla menzionata scrittura privata - obblighi il figlio a trasferirgli ad ogni effetto la quota .
A disposizione per ulteriori chiarimenti, saluto cordialmente.
Studio Legale Ercoli
Buonasera Giusy.
Per rinunciare alla quota di casa, avrebbero divuto fare un atto pubblico dal notaio, Lei invece parla di un documento che potrebbe essere una scrittura privata tra le parti.
Tale documento non è utile perchè la casa sia intestata tutta al padre del suo compagno quindi, se il suo compagno non ha rinunciato all'eredità della mamma, è tutt'ora comroprietario della casa dove vive il padre.
Sia la rinuncia all'eredità sia la rinuncia all'intestazione della casa sono infatti atti che devono essere elaborati da un notaio.
Se questo non è avvenuto, non dovrebbe correre alcun rischio.
Gentilissima Giusy,
in base a quanto scrive quel documento (ndr immagino redatto nella forma di scrittura privata) non ha alcuna efficacia.
Escludo che il Suo ragazzo abbia donato o venduto a Suo padre la di lui quota con atto notarile.A scanso di equivoci, al fine di verificare con certezza la situazione, puo' dire al Suo ragazzo di andare presso l'Agenzia del Territorio della Vs citta e fare un'ispezione ipotecaria al nominativo del Suo ragazzo presso l'Agenzia del luogo di ubicazione dell'immobile in oggetto.
Cosi' facendo potra' verificare la proprieta' dell'immobile cosi' come risulta dai pubblici registri immobiliari.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)