Buonasera, il 21/03/2017 ho lasciato un acconto per un abito da cermonia,che per problemi personali non posso più comprare.
Premetto che al momento dell'acconto non ho firmato alcun contratto ne ricevuto scontrino fiscale,ma solo un buono di consegna con su indicata la data, il prezzo dell'abito e l'acconto versato,senza alcuna firma. L'abito non è stato creato apposta ma gia esistente in negozio e scelto dallo scaffale e non sono state apportate modifiche,il negoziante ritiene che al momento dell'acconto l'abito è inteso come venduto e mi ha negato la restituzione dell'acconto.
È giusto il suo comportamento? Ci sono leggi in merito?
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Egregio Sig. Carlo,
cosa c'è scritto in quella specie di ricevuta che Le è stata rilasciata? Se c'è scritto "acconto" allora ci sono più possibilità che possa richiederlo indietro, se c'è scritto "caparra" la questione diviene più difficile.
Cordiali saluti,
Avv. Andrea Simoncelli (Bergamo)
Bisogna vedere se è stato fatto un contratto scritto e cosa c'è scritto. Se risulta per iscritto che la somma è stata data in caparra, c'è poco da fare. Diversamente, l'acconto Le dovrebbe essere restituito, se il venditore non ha fatto alcuna attività Le consiglio di avviare una procedura di conciliazione davanti alla Camera di Commercio.
Gentile Sig. Carlo,
di norma l’acconto non costituisce vincolo tra le parti, a differenza della caparra, e quindi il venditore dovrebbe riconsegnarLe la somma versata a titolo di acconto.
Tutto dipenderà, ovviamente, da ciò che ha Lei in mano, ossia da cosa vi sia scritto su quel foglio.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
I migliori saluti.
Studio Legale Giaccadi-Laurino
Egregio Sig. Carlo,se il contratto si e' validamente concluso,ne derivano tutte le conseguenze legali;Le consiglio una transazione.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli