Diritto dell’immigrazione: come viene regolato?

Quali sono le principali fonti legislative che regolano il diritto dell'immigrazione in Italia?

18 APR 2018 · Tempo di lettura: min.
Diritto dell’immigrazione: come viene regolato?

«Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di "immigrati illegali" e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di "emigranti economici" finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli», Zygmunt Bauman.

Negli ultimi decenni, il tema dell'immigrazione è al centro del dibattito in Italia. Si tratta di un tema molto delicato, spesso utilizzato dai partiti durante le elezioni per far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Secondo il dizionario Treccani, per immigrazione s'intende "In generale, l'insediamento di uomini in paesi diversi da quello in cui sono nati, per cause naturali o politiche". Per regolare i flussi migratori, ciascun paese ha sviluppato nel corso degli anni il cosiddetto "diritto dell'immigrazione", ossia l'insieme di norme che regolano questo fenomeno.

A livello legislativo, il diritto dell'immigrazione non è composto solamente da norme nazionali ma anche quelle provenienti dall'Unione Europee e dal diritto internazionale. Si tratta, dunque, di un insieme di leggi piuttosto complesso.

Quali sono le principali fonti legislative che regolano il diritto dell'immigrazione in Italia?

Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (decreto legislativo n. 286 del 25 luglio 1998): questo testo, che inglobava la precedente legge 40/1998 (la cosiddetta legge Turco - Napolitano), è una delle principali fonti normative per il diritto dell'immigrazione italiano. Questa legge "si applica, salvo che sia diversamente disposto, ai cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea e agli apolidi, di seguito indicati come stranieri". Il testo del decreto, modificato da leggi successive, regola diversi temi come i diritti e doveri dello straniero, le politiche migratorie, l'ingresso nel territorio dello stato, il permesso di soggiorno, il diritto all'integrazione ma anche la lotta all'immigrazione clandestina.

Una delle norme più criticate che in passato ha apportato modifiche al Testo Unico è stata la Legge n. 189 del 2002 (la cosiddetta legge Bossi-Fini), tanto da sollevare una questione di legittimità. Le principali critiche verso questa norma riguardavano l'espulsione per via amministrativa per gli stranieri senza permesso di soggiorno o il trasferimento in un Cie per gli immigrati senza documenti d'identità. In più, la Bossi-Fini fu duramente criticata anche per i respingimenti verso il paese di origine in acque extraterritoriali.

Decreto legge Minniti in materia d'immigrazione e asilo (DL 13/2017): quest'ultimo decreto riguarda le "Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché misure per il contrasto dell'immigrazione illegale". Fra le principali novità introdotte dal decreto troviamo:

  • la creazioni di sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea;
  • i Centri di identificazione ed espulsione vengono sostituiti dai Centri di permanenza per il rimpatrio che aumenteranno su tutto il territorio nazionale;
  • promuovere "ogni iniziativa utile all'implementazione dell'impiego di richiedenti protezione internazionale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore delle collettività locali".

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