Autovelox nascosto? È possibile annullare la multa

Così come sancito nel Codice della Strade e dalle sentenze della Corte di Cassazione, ci sono diversi motivi che permettono di impugnare una multa eseguita tramite l'uso dell'autovelox.

24 NOV 2017 · Tempo di lettura: min.
Autovelox nascosto? È possibile annullare la multa

Se l'autovelox non è ben segnalato o è nascosto è possibile richiedere l'annullamento della multa secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione.

Quando si è alla guida bisogna sempre fare attenzione alla segnaletica stradale e, in generale, alle norme contenute nel Codice della Strada. Per controllare che gli automobilisti rispettino i limiti di velocità viene utilizzato un dispositivo elettronico: il cosiddetto autovelox. Attraverso un sensore, infatti, questa apparecchiatura è in grado di registrare la velocità del veicolo e la targa dell'auto.

Grazie all'autovelox, dunque, gli automobilisti che non rispettano i limiti imposti dalla segnaletica stradale possono essere sanzionati. Tuttavia, anche l'utilizzo di questa apparecchiatura è regolata dal Codice della Strada e, per questo, in alcune occasioni, se l'autovelox non è posizionato o segnalato correttamente, è possibile richiedere l'annullamento della multa.

Uno degli ultimi casi in cui si è espressa la Corte di Cassazione sul tema dell'illegittimità della multa degli autovelox è stata la sentenza n. 25392/2017. Qual è stata la decisione degli ermellini?

Il caso

Un automobilista è stato sanzionato per aver circolato con la sua auto alla velocità di 83 km/h in un tratto di strada in cui il limite massimo era di 50 km/h. Il conducente si è ribellato a questa decisione in quanto affermava che l'autovelox, oltre ad essere segnalato in ritardo, non era facilmente visibile in quanto posto dopo un filare di alberi. Il Tribunale ha dato ragione all'automobilista, dichiarando illegittima la sanzione amministrativa. Secondo i giudici, infatti, "indipendentemente dalla percezione delle distanze da parte del sindaco del Comune di Trodena - le cui dichiarazioni hanno comunque natura confessoria- la descrizione dello stato dei luoghi ove era stato collocato l'autovelox […] rendeva palese la violazione del combinato degli artt. 142 c.d.s. e 79 del regolamento di esecuzione dello stesso codice". In seguito alla decisione del Tribunale, il Comune ha deciso di fare ricorso presso la Corte di Cassazione.

La decisione della Corte di Cassazione

Gli ermellini hanno confermato in parte la decisione del Tribunale, attraverso il comma 6 bis dell'articolo 142 del Codice della Strada che stabilisce che: "Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno". Una decisione, quella della Corte di Cassazione, che potrebbe portare alla richiesta di annullamento di molte altre multe.

Così come sancito nel Codice della Strade e da successive sentenze della Corte di Cassazione, ci sono altri motivi che permettono di impugnare una multa eseguita tramite l'uso dell'autovelox. Ad esempio, è possibile se il dispositivo non è stato controllato periodicamente. In più, così come confermato dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 11018 del 20 maggio 2014, i limiti di velocità devono essere presenti e visibili e devono essere segnalati nuovamente quando si è in presenza di un incrocio.

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