Richiedere un rimborso per un pacco danneggiato

Vi spieghiamo come poter farsi rimborsare quando compriamo su internet ed il prodotto o il pacco arriva danneggiato: a chi devo rivolgermi? Quando posso chiedere il rimborso?

21 LUG 2021 · Tempo di lettura: min.
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Durante questi anni il mercato digitale è cresciuto a dismisura e l’ultimo anno la pandemia globale ha stravolto ancor di più le abitudini di tutti noi: a febbraio 2021 c’è stato un incremento del 35,8% degli italiani che hanno acquistato prodotti online, rispetto al mese precedente dello stesso anno.

Purtroppo, però, può accadere che arrivi un pacco danneggiato: imballaggio schiacciato, confezioni non integre, scatole rotte. Le motivazioni per cui questo accade sono quasi sempre le stesse: chissà l’imballaggio è poco robusto e cede durante il trasporto, chissà il contenuto delicato che il pacco conteneva non è stato protetto dovutamente, oppure, chissà, il corriere non si è preso molto cura della mercanzia.

Chi è il responsabile del pacco danneggiato?

Secondo l’Art. 1737 c.c. il contratto di spedizione è “un mandato con il quale lo spedizioniere assume l’obbligo di concludere, in nome proprio e per conto del mandante, un contratto di trasporto e di compiere le operazioni accessorie”. Pertanto, è per questo motivo che l’agenzia di spedizioni può essere considerata come la responsabile del pacco danneggiato.

Inoltre, secondo il Codice del Consumo il responsabile del danneggiamento del prodotto è anche il venditore professionista, fino a quando l’acquirente non entra realmente in possesso del bene.

Il venditore, difatti, sarà il responsabile nel momento in cui il prodotto sia danneggiato sebbene il pacco rimanga integro. Stiamo parlando di danno occulto: quel danno che non si può valutare se non dopo aver disimballato la merce (Art. 1698 c.c.).

Nel momento in cui si presenti questa eventualità (pacco integro, prodotto danneggiato) il consumatore può far valere la garanzia legale di conformità (che è prevista dal Codice del Consumo) a tutela del consumatore. In questo caso, il responsabile sarà il venditore.

Nello stesso Codice del Consumo, però, vi è però una eccezione: se l’acquirente sceglie direttamente il vettore (il vettore, in questo caso, è colui che si obbliga a trasferire i pacchi che gli vengono consegnati da un luogo all’altra) per la spedizione ed organizza, a sue spese, il ritiro presso l’azienda che vende il prodotto, allora in questo caso la responsabilità è del consumatore.

Insomma, riassumendo: se si ricevono pacchi danneggiati e prodotti non integri la responsabilità è quasi sempre del venditore e dell’impresa di spedizioni, fino al momento in cui il consumatore non entra in contatto con il prodotto. Nel caso in cui, però, sia lo stesso consumatore a scegliere il vettore ed organizza la spedizione a sue spese, allora la responsabilità sarà del consumatore.

Ad ogni modo, se il consumatore si accorge che la merce non è integra solo una volta che è entrato in possesso del pacco, può adottare determinati atteggiamenti per poter richiedere il risarcimento.

Come devo comportarmi di fronte ad un pacco danneggiato?

Prima di tutto, è sempre consigliabile controllare il pacco al momento della consegna: se è possibile, sarebbe opportuno aprirlo in presenza del corriere. Inoltre, durante questa fase, bisognerebbe sempre segnalare nella bolla di consegna o sul terminale del corriere tutte le anomalie che si riscontrano nell’imballaggio.

In secondo luogo, se non c’è stata la possibilità di verificare il pacco durante il momento della consegna, bisognerà documentare le varie anomalie con foto e/o video, così si potranno dimostrare i danni al vettore.

Infine, è importante comunque sempre contattare il venditore: costui risponde dei danni subiti dall’acquirente anche se sono stati provocati durante il trasporto.

C’è, però, un’altra soluzione: la spedizione “con riserva” di controllo.

Anche se è una possibilità ancora poco nota, il destinatario può accettare la spedizione “con riserva” di controllo: quest’opzione garantisce al consumatore una maggiore autotutela che gli permette di verificare il contenuto del pacco in un secondo momento.

È però possibile che il corriere non vi permetta subito di firmare con riserva: è consigliabile, in questo caso, insistere con fermezza per far valere il nostro diritto.

Nel caso in cui il corriere non vi permetta firmare, sebbene si stia insistendo, sarebbe meglio rifiutare la consegna e non accettare di firmare. In quel caso il trapostatore dovrà ripostare il pacco alla filiale di consegna e voi potete chiamare direttamente gli uffici di spedizione per spiegare ciò che è accaduto e sapere come risolvere la situazione.

Posso chiedere un rimborso per i pacchi danneggiati?

Nel caso in cui la spedizione fosse danneggiata, il consumatore può effettuare un reclamo o richiedere un risarcimento al corriere: dovrà, quindi, compilare i moduli messi a disposizione dalla stessa agenzia di spedizioni sul proprio sito web. Però, attenzione: si può presentare unreclamo entro 5 giorni lavorativi dalla consegna e entro 8 giorni per il danno occulto.

E per i rimborsi? È la legge che prescrive delle limitazioni. Per le spedizioni nazionali, il risarcimento da parte del vettore per perdita o danneggiamento del prodotto durante il trasporto non può essere superiore a 1 euro per ogni kg di peso lordo della merce.

Per quanto riguarda, invece, i trasporti internazionali l’indennità non può superare 8,33 unità di conto per ogni peso lordo della merce mancante (l’unità di conto si conta sulla base di un paniere composto dalle 4 monete più forti nel mercato – Euro, Dollaro Americano, Sterlina e Yen – dipendendo dalla loro valuta durante quell’anno).

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