COVID-19 e Recupero dei Crediti

In molti si chiedono se sia lecito procedere con le attività di recupero credito durante l'emergenza sanitaria in corso.

9 APR 2020 · Ultima modifica: 8 MAG 2020 · Tempo di lettura: min.
COVID-19 e Recupero dei Crediti

In molti si chiedono se sia lecito procedere con le attività di recupero credito durante l'emergenza sanitaria in corso.

Le imprese che lavorano nel settore del recupero del credito sono guidate dalle indicazioni fornite dall'Unione Nazionale Imprese a tutela Del Credito (Unirec) unitamente agli interventi delle Associazioni dei Consumatori. Il Consiglio Unirec ha inizialmente sottoscritto un Protocollo sulle modalità di gestione sui processi di recupero durante l'emergenza epidemiologica da Covid 19 con validità fino al 3 aprile 2020, poi prolungata.

Il Protocollo in esame prevede:

1) L'interruzione dei contatti telefonici tra le società di recupero credito e il Consumatore, solo nel caso in cui quest'ultimo documenti uno stato di indigenza economica causata. È evidente dunque il nesso tra le oggettive difficoltà economiche e l'emergenza epidemiologica attuale che dovrà essere provato dal Consumatore, anche se occorre sottolineare che l'eventuale sospensione o interruzione della pratica è comunque facoltà della società committente.

2) Obbligo prediligere l'attività di recupero del credito a mezzo telefonico considerando anche le limitazioni degli spostamenti;

3) Raccomandazioni circa le modalità di pagamento, che dovranno avvenire in modalità digitale, sia al fine di limitare gli spostamenti, le code negli uffici e anche per evitare la circolazione di mano in mano di denaro.

I termini delle suddette indicazioni sono state poi procrastinati in considerazione del persistere dell'emergenza. Si evince, dall'adozione di queste misure, come sia indispensabile che l'attività di recupero credito non rimanga congelata in questo particolare momento, ricordando come il settore occupi oggi circa 20.000 lavoratori a tutela del credito di piccole medi e grandi imprese, il tutto, ovviamente, in un contesto conforme all'etica, elemento non sacrificabile in questo momento.

Scritto da

Studio legale Avv. Giulio Mario Guffanti

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