Come richiedere il congedo di paternità nel 2021

In Italia anche i neopadri possono richiedere dei giorni di congedo: in quest'articolo spieghiamo la differenza tra maternità, congedo paternale e di paternità e come ottenerlo.

17 AGO 2021 · Tempo di lettura: min.
Come richiedere il congedo di paternità nel 2021

Prima di tutto, facciamo chiarezza: il congedo di maternità e il congedo paternale

Tutti conosciamo il congedo di maternità: infatti, in Italia, la madre (o neomadre) di un neonato può richiedere 5 mesi di congedo che deve avvenire in concomitanza con il parto.

Questo congedo maternale, inoltre, può essere richiesto e ricoperto dal padre nel caso in cui la madre presentasse una grave malattia o, in alternativa, se il padre ha la custodia del figlio.

Concetto diverso, invece, è quello del congedo parentale: il congedo parentale, infatti, può essere sfruttato da entrambi i genitori prima del compimento dell’ottavo anno di età del bambino o della bambina. Il periodo richiedibile, però, non deve essere superiore ai 10 mesi consecutivi.

Vi è, inoltre, un’altra importante differenza tra i due diversi congedi: nel caso della maternità, infatti, colui o colei che richiederà questo congedo concepirà fino all’80% dello stipendio mentre, per quanto riguarda il congedo paternale, si ottiene solo il 30% dello stipendio.

Invece, cos’è il congedo di paternità?

Il congedo di paternità, in Italia, è una conquista molto recente: si pensi, infatti, che prima el 2013 non esisteva.

Si tratta di un congedo che prevede (in totale) la possibilità di astensione dal lavoro per 10 giorni lavorativi per tutti coloro che diventano papà (sono comprese anche adozioni e affidamenti di minori).

Questo congedo si può dividere in due modi diversi: da una parte c’è il congedo obbligatorio, ossia 10 giorni lavorativi di cui il papà può usufruire entro il quinto mese della vita del figlio. Poi, in aggiunta, vi è il congedo facoltativo: sarebbe un giorno che si potrà aggiungere al congedo obbligatorio, in alternativa della madre lavoratrice o come sua sostituzione.

L’importo economico per questo congedo è pari al 100% del salario; attenzione, però: dovrà essere richiesto con 15 giorni di anticipo.

E se avessi dei gemelli?

Nel caso in cui il parto fosse un parto gemellare o plurigemellare, i giorni di paternità rimangono purtroppo invariati: i giorni di assenza da lavoro saranno sempre 10 (+1).

Come si può richiedere il congedo di paternità?

Il congedo di paternità deve essere ufficialmente richiesto al datore di lavoro e, come detto in precedenza, devono essere specificate chiaramente le date in cui si voglia richiedere il congedo 15 giorni prima dall’assenza.

Inoltre, questa richiesta può anche essere inoltrata attraverso il call center dell’Inps (attraverso il numero verde 803164 da rete fissa o 06164161 da rete mobile) oppure mediante gli intermediari dell’Inps.

Posso richiedere il congedo di paternità se lavoro nel settore pubblico?

Certamente! Il congedo di paternità si può richiedere in entrambi i casi: essendo un lavoratori di un ente privato o essendo un dipendente pubblico.

Vi è però una differenza: diversamente dai privati, i dipendenti pubblici hanno diritto a 5 giorni di astensione dal lavoro e, inoltre, la quinta giornata è detratta da quelle delle mamme.

Cosa succede, invece, negli altri Paesi europei?

Come detto precedentemente, in Italia il congedo di paternità è una recente conquista. Negli altri Paesi europei, infatti, vi sono delle differenze.

Ad esempio, in Spagna, troviamo gli stessi diritti per mamme e papà: entrambi hanno diritti a ben 16 settimane di congedo, non trasferibili, e pagate al 100%.

In Scandinavia, come ci si può aspettare, la situazione è davvero benefica per entrambi i partner: in Norvegia, ad esempio, i papà possono richiedere un congedo di 46 settimane pagate al 100% o, in alternativa, 56 settimane pagate all’80%. In Svezia troviamo gli stessi numeri.

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