A cosa serve la mediazione familiare?

Il mediatore familiare è innanzitutto un professionista imparziale che si è formato a livello giuridico, psicologico e sociologico.

18 APR 2017 · Tempo di lettura: min.
A cosa serve la mediazione familiare?

Chi è il mediatore familiare? In quali temi può essere utilizzata la mediazione familiare? Quali sono i vantaggi?

La mediazione familiare è quel percorso alternativo al processo giudiziale che possono percorrere le famiglie in crisi (per disaccordo su separazioni, affidamento dei figli, ecc.) con l'aiuto di un soggetto imparziale, il cosiddetto mediatore familiare. Questo percorso porta a una risoluzione finale che è un compromesso fra le due parti, una decisione che non viene presa da un terzo soggetto come un avvocato o un giudice. L'obiettivo, infatti, è quello di riuscire a giungere a un accordo che possa favorire gli interessi di entrambe le parti e soprattutto dei figli.

Questa negoziazione è del tutto indipendente dal processo giudiziale e si conclude con un accordo finale redatto dal mediatore e sottoscritto dalle parti. Questo documento dovrà essere poi consegnato a un avvocato che dovrà, a sua volta, depositarlo presso il tribunale corrispondente dove verrà omologato dal giudice.

Chi è e cosa fa il mediatore familiare?

Il mediatore familiare è innanzitutto un professionista imparziale che si è formato a livello giuridico, psicologico e sociologico. Spesso si tratta di psicologi, assistenti sociali o avvocati che, per poter lavorare in questo campo, hanno seguito corsi di laurea specifici nel tema della mediazione familiare. Devono essere in grado di trasformarsi in professionisti della negoziazione, di prendere in considerazione tutti i punti di vista e bisogni delle parti e di trasformare il conflitto in un percorso positivo per la famiglia e soprattutto per i figli. L'obiettivo è quello di trovare un compromesso e di costruire un accordo.

Il mediatore familiare si occupa di tutti quei conflitti relativi alla famiglia. La mediazione familiare viene utilizzata principalmente, ad esempio, in temi quali la separazione, l'affidamento e il mantenimento dei figli. Al momento, a livello statale, manca un regolamento che disciplini la professione di mediatore familiare. Non esiste un Ordine o un Albo professionale e quindi mancano dei requisiti minimi per poter esercitare la professione. Nonostante ciò, esistono diversi corsi a livelli regionali che preparano i mediatori o che cercano di riunirli in associazioni professionali.

Tuttavia, a livello normativo, la legge 8 febbraio 2006 n. 54, ha introdotto la mediazione familiare in materia di separazione e affidamento condiviso dei figli, attraverso il secondo comma dell'articolo 155-sexies del Codice Civile:

"Qualora ne ravvisi l'opportunità, il giudice, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 155 per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell'interesse morale e materiale dei figli".

Tempi e costi

La mediazione familiare viene cucita su misura del problema e delle parti. Solitamente viene organizzata in una o più sedute settimanali che si ripetono fino a quando non si raggiunge con sicurezza un accordo. Si tratta infatti di un procedimento personalizzato, molto diverso da un processo giudiziario. I prezzi variano rispetto al numero di sedute e al professionista scelto. In generale, il prezzo oscilla fra i 50 e i 100 euro per ogni seduta realizzata.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in mediazione familiare.

avvocati
Linkedin
Scritto da

StudiLegali.com

Lascia un commento

ultimi articoli su diritto di famiglia