Accordo sul Def: quali sono le novità?

L'Unione Europea prevede una soglia massima del 3% per il rapporto deficit/PIL.

1 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
Accordo sul Def: quali sono le novità?

Qual'è il rapporto deficit/PIL scelto nel nuovo Documento di economia e finanza? Quali sono state le principali critiche alla decisione del governo?

Negli ultimi giorni, tutti i principali giornali europei, nonché ovviamente quelli italiani, hanno fatto eco della notizia che riguarda l'accordo sul Def (Documento di economia e finanza). Fra le principali novità contenute in questo documento, infatti, è stata raggiunta, in Consiglio dei ministri, la decisione di portare il rapporto deficit/Pil al 2,4%. Raggianti i membri dei principali partiti del governo, Di Maio e Salvini. Tuttavia, sono in molti a guardare con preoccupazione questa decisione. In primis i mercati, che hanno reagito con il crollo di piazza Affari, mostrando la sfiducia dei princiali attori economici internazionali. Anche l'Unione Europea è preoccupata, tanto che potrebbe bloccare la manovra anche se il rapporto non supera la soglia del 3% definita dalla stessa UE.

Il Def è un documento triennale di estrema importanza che serve a programmare gli obiettivi a livello economico e finanziario. Una delle misure più polemiche del documento di quest'anno è stata proprio quella riguardante il rapporto deficit/PIL che mostra la differenza tra le uscite e le entrate dello Stato e il PIL, ossia il Prodotto Interno Lordo. Cosa significa la decisione presa dal governo di portare questa cifra al 2,4%? In definitiva, vuol dire che il Consiglio dei ministri ha dato il via all'aumento del debito pubblico per i prossimi tre anni. Il rapporto deficit/PIL, infatti, mostra la capacità di uno stato di produrre ricchezza (il PIL) in base alla capacità di pagare il debito.

Quali sono gli obiettivi che il governo intende raggiungere con questa misura?

Secondo quanto ha dichiarato il vicepremier Luigi di Maio "Ci sono 10 miliardi per il reddito di cittadinanza e ci sarà anche la pensione di cittadinanza", mentre il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha affermato che "Le tasse saranno abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani e 400 mila persone avranno diritto alla pensione superando la legge Fornero".

Come abbiamo già detto, l'Unione Europea prevede una soglia massima del 3% per il rapporto deficit/PIL. Tuttavia, una volta presentati tutti i contenuti del Def, l'Italia potrebbe essere a rischio di essere sottoposta a una procedura di infrazione. Bisogna ricordare, infatti, che il nostro paese ha uno dei debiti più grandi a livello dell'UE, superiore al 130%. Questa scelta, insomma, potrebbe far crescere ulteriormente il problema se le scelte del governo non saranno in grado di portare a una crescita reale e di diminuire il debito pubblico. Nel frattempo, il giorno seguente all'annuncio dell'accordo sul Def, i mercati hanno dato la loro prima risposta: 22 miliardi di capitalizzazione bruciati.

I sostenitori della decisione riguardante il Def hanno preso come esempio la Francia che per il prossimo anno ha stabilito di sfiorare quasi la soglia definita dall'Unione Europea. Macron, infatti, ha annunciato di voler portare il rapporto deficit/PIL al al 2,8%. Tuttavia, questo stato membro ha un debito piuttosto minore rispetto all'Italia e, inoltre, ha aumentato questa soglia per solo un anno.

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