Riduzione assegno mantenimento, se l'ex non è d'accordo?

Inviata da Simone. 5 giu 2018 Divorzio

Buongiorno,

ho divorziato dalla mia ex-moglie nel 2011, dopo una separazione consensuale.
All'epoca eravamo entrambi lavoratori dipendenti a tempo indeterminato: lei con uno stipendio netto di € 1200/mese, io con uno stipendio netto di € 1600/mese.
L'importo dell'assegno per il mantenimento delle nostre due figlie - all'epoca, di 14 e 10 anni e a tutt'oggi conviventi con la madre - era stato quantificato in € 570 mensili.

La recente crisi mi ha portato a perdere il lavoro.
Quando ho perso il mio lavoro ho potuto ricorrere al sussidio di disoccupazione, percependo € 800 euro per 9 mesi;
ma nonostante le difficoltà, ho continuato comunque a versare puntualmente l'assegno di mantenimento alla mia ex-moglie.

Così, col passare del tempo mi sono ritrovato impossibilitato a pagare l'affitto dell'appartamento in cui ero andato a vivere nel frattempo con la mia nuova compagna;
finchè la difficile situazione economica ci ha spinti a trasferici a vivere dai suoi genitori, a 700 km dalle mie figlie, nella speranza di potere "abbattere" qualche costo auspicando un una ripresa.

Nel frattempo è terminata la disoccupazione, ho trovato un nuovo impiego, e l'ho perso dopo un anno e mezzo.

Nell'impossibilità di trovare un nuovo impiego in Puglia (dove vivo ora), che mi garantisse uno stipendio tale da consentirmi di mantenere le mie figlie, la mia compagna, e nostra figlia,
ho deciso nel 2014 di avviare una mia attività aprendo un'impresa individuale.

Per i primi anni tutto è andato abbastanza "liscio", e ho potuto continuare a versare puntualmente il mantenimento alle mie figlie, e a sostenere i costi dei viaggi per andare a trovarle -
per 7/10 giorni al mese, a Modena, dove vivono con la madre.

Mantere un'azienda oggi non è semplice. Sopratutto per una StartUp. Gli affari non vanno bene; e quanto lo stato mi chiede è veramente tanto!
Oggi, a 4 anni da quando ho avviato la mia attività, la mia azienda fattura 1100/1200 euro al mese.

Per continuare a garantire alle mie figlie l'assegno di mantenimento mi sto indebitando: non versando l'IVA e INPS, da Ottobre 2016 ad oggi.
Il mio debito con lo stato oggi ammonta a circa 10/15 mila euro, e nonostante questo ho serie difficoltà a sostenere il mantenimento.

Ho chiesto alla mia ex-moglie di potere tornare insieme davanti a un giudice e adeguare l'assegno di mantenimento alle mie attuali possibilità economiche.
Tuttavia lei - che oggi guadagna quanto guadagnava all'epoca del divorzio*, ma lavorando nel settore alimentare, oggi può godere di 14 mensilità - non ne vuole sapere;
e pretende che io continui a versarle quanto stabilito dalla sentenza di divorzio.

* oggi la mia ex-moglie mi riferisce di guadagnare 1200 euro/mese netti. Tuttavia, lavora dalle 12 alle 14 ore al giorno, 6gg/settimana;
per tanto è quasi certo che mi riferisca un guadagno minore di quello reale per non perdere il suo "status" di bisogno.

Cosa posso fare?
Ho letto su questo sito che si consiglia l'invio di una raccomandata per richiedere alla ex-moglie di concordare una modifica.
Ma se lei non accetta?

Posso rivolgermi direttamente al giudice?

Grazie

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Gentile Simone,
inizialmente può essere opportuno inviare una raccomandata per tentare di concordare una modifica delle condizioni di divorzio; in caso non si dovesse raggiungere un accordo, sarà necessario presentare un ricorso per la modifica delle condizioni di divorzio e chiedere una riduzione dell'assegno mensile.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei

Avv. Alessandro Tadei Avvocato a Fano

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si può inviare una raccomandata alla sua ex moglie per verificare se ci sia la possibilità di addivenire ad una modifica congiunta, qualora ciò non sia possibile , previo esame dettagliato delle sue sopravvenute condizioni economiche disagiate, è necessario rivolgersi al Giudice e fare una modifica giudiziale . A disposizione porgo cordiali saluti

Avv. Roberta Rossetto Avvocato a San Giuliano Terme

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Avrebbe dovuto semplicemente tramite avvocato chiedere la riduzione dell'assegno provando il suo peggioramento. Lo può fare anche ora se ci sono i presupposti e mi pare ci siano. Altro poi sarebbe dimostrare che la madre delle sue figlie in realtà lavora di più ma irregolarmente. REsto a disposizione

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Carissimo, io non capisco perchè non ti sei rivolto ad un avvocato familiarista sin dalle prime difficoltà. Comunque, non è la tua ex che deve decidere se diminuire o meno il mantenimento ma un giudice.
Io sono pugliese e sono di Manfredonia se hai bisogno non esitare a chiamarmi.
Nicola Mauro Palumbo avvocato familiarista

Avvocato Nicola Mauro Palumbo Avvocato a Manfredonia

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