Salve,
volevo sapere se è possibile impugnare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, o è inutile in quanto non mi aspetterebbe un risarcimento.
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La presenza del giustificato motivo oggettivo deve essere provata dal datore di lavoro; la tutela che le spetta, nel caso in cui il Giudice del lavoro accertasse la mancanza di tale motivo, dipende da vari fattori, ma che possono andare dalla tutela cd. "reale" (reintegrazione nel posto di lavoro) a quella "obbligatoria" (corresponsione di mensilità di stipendio) oltre al risarcimento del danno.
In assenza di ulteriori elementi, non è possibile formulare risposte più precise.
Cordiali saluti
Avv. Fulvio Luzzi Conti
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Per rispondere in modo completo occorrerebbe capire bene il suo caso concreto perché a seguito delle riforme del 2012 oggi, è possibile tutelare la stabilità del rapporto lavorativo, a seconda della gravità del vizio che inficia il licenziamento, limitando però la reintegrazione a solo tre ipotesi.
È bene dire però che in tutti gli altri casi, invece, al lavoratore illegittimamente licenziato spetta una tutela esclusivamente economica.
ne consegue che - se o qualora il licenziamento fosse illegittimo ne varrebbe certamente la pena impugnarlo.
Distinti saluti
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Se il licenziamento è INgiustificato sicuramente può agire in giudizio per far valere le sue ragione e, se del caso anche chiedere il risarcimento, ove ve ne siano i presupposti sostanziali e probatori
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