Le copertine di libri, fumetti e riviste sono parti di un'opera?

Nel caso in cui l'opera sia riferibile ad autori differenti, secondo la legge sul diritto d'autore, siamo in presenza di un'opera in collaborazione, composta o collettiva.
La prima si realizza quando l'apporto dei singoli autori non è materialmente distinguibile, si pensi ad un romanzo scritto a quattro mani, in questo caso caso il diritto d'autore spetta indifferentemente ad entrambi gli autori.
L'opera collettiva si caratterizza invece per essere formata da contributi di autori differenti aventi i caratteri di una creazione autonoma, riuniti per un determinato fine letterario, scientifico o didattico. Si pensi per esempio alla riviste o ai giornali. In questo caso è considerato autore chi dirige ed organizza l'opera, mentre i diritti di utilizzazione economica spettano all'editore, fermo il diritto di utilizzazione separata di ciascun contributo nei limiti imposti dalla legge.
Delle opere composte, infine, la legge non dà alcuna definizione, ma le stesse possono considerarsi, secondo la dottrina, come quelle opere formate dal contributo inscindibile ma distinguibile dei singoli autori: scindibile dal punto di vista soggettivo ma inscindibile da quello estetico; esse sono caratterizzate dall'unione di categorie diverse di opere (testo e musica; testo e disegno ecc..) Si pensi alle opere cinematografiche o alle composizioni musicali. Tra le opere composte rientrano, secondo la dottrina, i fumetti (composizioni di testi e disegni), i cui diritti morali e di sfruttamento economico spettano in comunione all'autore della parte letteraria e al disegnatore.
In conclusione, le copertine di libri, fumetti o riviste possono considerarsi parti di un'opera complessa o collettiva, ai sensi della disciplina menzionata, qualora siano riferibili ad autori diversi rispetto al resto dell'opera.