Dopo una serie di banali liti via messaggio avvenute principalmente tra luglio e ottobre (via Whatsapp e Facebook), in cui ci siamo scritti dei messaggi dal contenuto non minaccioso, ma che ci ha reciprocamente feriti e che mi ha causato sofferenza a livello psicologico. Ho ricevuto delle false accuse di stalking da parte di una (ora ex) amica. Successivamente, questa ragazza mi ha esplicitamente detto che queste accuse erano false, tant'è che nei mesi di novembre/dicembre abbiamo ripreso occasionalmente a parlarci e a sentirci.
Dopo le feste natalizie, non avendo ricevuto risposta al messaggio con gli auguri di buone feste, ho deciso di bloccare questa persona su Facebook e Whatsapp per tutelarmi. Inoltre, per evitare ogni contatto, ho addirittura dovuto cambiare abitudini e luoghi frequentati.
Di recente (febbraio), dopo un breve scambio di messaggi sms iniziato da lei in cui ci minacciavamo reciprocamente di denuncia, un suo familiare mi ha contattato telefonicamente dicendomi, prima, di voler andare dai carabinieri per denunciarmi e, poi, di esserci già stato e di aver già fatto querela. Il tutto nella stessa mirabolante telefonata che ho registrato e che è stata effettuata col chiaro intento minaccioso di mettermi pressione e causarmi ansia e dolore a livello psicologico raccontando falsità. Considerando l'infondatezza dell'accusa, dubito che la denuncia sia stata presentata sul serio. Ovviamente, per sicurezza, sono subito andato dai Carabinieri (abitiamo nella stessa città) a riferire il fatto. Loro mi hanno rassicurato, facendomi capire che potevo stare tranquillo e dicendomi di ignorare quella persona bloccandola ed evitando ogni contatto.
Volevo chiedervi un consiglio su come posso muovermi nel caso questa ragazza metta in giro voci infondate al fine di danneggiare la mia reputazione. Raccolgo prove e testimonianze delle sue ingiurie e la denuncio per calunnia? Sinceramente, vorrei evitare di agire per vie legali e preferirei muovermi solo se necessario, cioè, solo in caso di (molto improbabile) denuncia da parte di questa "falsa vittima".
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Se sono diffuse notizie diffamatorio fra piu' persone,avendone prova,puo' richiedere i danni in sede civile;se poi si giunge a calunnie,cioe' a riferire notizie false,conoscendo la Sua innocenza,di fatti costituenti una Sua penale responsabilita',procedibile di ufficio, ad Autorita' Giudiziarie o a chi ha l'obbligo di riferirlo alle stesse ,puo',munendosi della prova idonea,controdenunciare per calunnia.Se non e' stata presentata denuncia alcuna contro di Lei,puo' valutare la opportunita' di spedire una diffida stragiudiziale Avv. Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno, nel suo caso conservi tutti i messaggi e le email aventi carattere diffamatorio, potra' avere il risarcimento del danno costituendosi parte civile. Le consiglio di rivolgersi a un avvocato specializzaro in diritto penale, dopo aver sporto Querela ai Carabinieri di zona. La sua controparte potrebbe doverle risarcire un in gente danno in quanto la Diffamazione on line e' ora aggravata. A sua disposizione per ulteriori chiarimenti
Avvocato Ticozzi Chiara
Conservi tutte le comunicazioni avvenute via messaggistica istantanea ovvero internet. Eviti di rispondere a chiamate e solleciti scritti, anche se concilianti (il rischio di trovarsi in situazioni spiacevoli non è infrequente); nonché limiti gli incontri, occasionali e non preventivati, allo stretto necessario.-
Cerchi - ove possibile - di non essere mai solo durante la giornata, così da avere eventuali testimoni qualora venga falsamente accusato di condotte molestatorie e/o similari.-
L'eventuale calunnia ai suoi danni si configura solo se la vittima ha sporto querela - denunzia ai suoi danni, accusandola di un reato (ne potrà venire a conoscenza esclusivamente dopo le comunicazioni di rito da parte dell'A.G.). In caso di semplici espressioni lesive dell'onore, si può parlare esclusivamente di diffamazione.-
A sua disposizione per ulteriori indicazioni.-
Avv. Carlo Monaco
Buongiorno.
Se viene a conoscenza di fatti che ledono la Sua immagine, reputazione, onore, decoro addebitabili a questa persona, può innanzitutto diffidarla dal porre in essere tali condotte, a mezzo di raccomandata a.r.
Successivamente, può decidere di agire o meno in giudizio per chiedere il risarcimento dei danni.
Allo stato, per non inasprire la situazione, attenda di sapere se questa persona ha realmente sporto querela contro di Lei oppure no e, nel primo caso, Le consiglio di agire di conseguenza.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba