Diritti e doveri di un ex coniuge
Buonasera,
lo scorso ottobre ho ottenuto la separazione consensuale dal mio ex marito con problemi di tossicodipendenza ottenendo l'affido esclusivo dei due figli uno di 18 anni e uno di 14. Dedica ai figli poche ore la domenica. Due mesi dopo ho incontrato un uomo che è diventato il mio attuale compagno, anche lui con due figlie e in via di separazione con la moglie. Persona assolutamente per bene che in accordo con i miei figli frequenta regolarmente la mia casa fermandosi due sere a settimana per dormire. La casa è di mia proprietà anche se la metà è frutto di una donazione del mio ex marito. La possibilità di impugnazione della donazione scadrà a novembre di quest'anno (dieci anni). Per dovere di trasparenza ho informato qualche settimana fa il mio ex marito di questa nuova presenza nelle nostre vite e non l'ha presa per niente bene tanto che una domenica non è venuto a prendersi i figli avvisandomi dieci minuti prima. Come da accordi trascritti sulla sentenza dovevamo concordare le vacanze pasquali, natalizie e ferie estive cosa che io ho fatto tramite mail al mio ex chiedendo la sua disponibilità a prendersi cura dei figli. Anche qui ennesima storia in quanto pretende di sapere che tipo di storia ho intrapreso con il mio compagno, che sviluppi futuri ci saranno e quanto questa persona influirà sui suoi figli anzi mi ha detto chiaramente che vuole sapere che persone ruotano intorno ai suoi figli come se io avessi non un uomo solo ma più di uno. Preciso che io sono una persona per bene, con un lavoro stabile e che il mio attuale compagno è padre di due figlie , in via di separazione dalla moglie e persona assolutamente per bene e che gli accordi tra di noi sono chiari in merito ai rispettivi figli ovvero che nessuno dei due interferirà e si sostituirà al genitore separato. Il mio ex marito attualmente mi risulta a casa in aspettativa, mi paga il mantenimento dei figli in contanti di cui non conosco la provenienza senza rispettare la data prevista. Mi porta i soldi in casa in buste riciclate e strappate quando io non ci sono facendosi aprire dai miei figli che purtroppo non posso costringere a fare diversamente. Di fatto si introduce in casa mia senza il mio consenso. Purtroppo per un errore del mio avvocato non è stato specificato che il pagamento fosse fatto tramite bonifico. Oltre tutto non ha ancora trasferito la residenza e questo non mi consente di percepire da parte dell'Inps gli assegni familiari. Fino a che punto devo fornirgli garanzie rispetto al fatto che la mia nuova relazione non interferirà nella vita dei suoi figli visto che sarebbe nostra intenzione entro un paio di anni di rendere stabile la nostra convivenza e che tale convivenza è comprensiva dei miei figli? E fino a che punto può spingersi lui con le pretese di chiarimenti e garanzie? Ha il diritto di precludermi una possibile convivenza? In questi mesi io non ho mai interferito con la vita e la condotta di mio marito anche se avrei avuto motivo di farlo. Se chiedo il divorzio cambia qualcosa a mio favore? Vi ringrazio per la cortese risposta.