Acquisto casa con amico
Salve,
Io e la mia compagna, italiani, vorremmo acquistare un immobile assieme a un caro amico americano e residente in America.
Il nostro amico è anche proprietario di un'azienda in America per cui entrambi lavoriamo molto spesso in partita IVA e da cui otteniamo gran parte del nostro fatturato.
Lui investe in immobili e vorrebbe investire in un immobile in Italia.
- l'amico americano vorrebbe che venisse mantenuto da persone fidate, cioè io e la mia compagna, senza sostenere spese ordinarie e senza pagare un'agenzia che si occupa di mantenerlo.
- noi vorremmo sì investire, ma al contempo vorremmo anche godere del bene, sostenendo le spese ordinare e mantenendo l'immobile.
L'idea è di venderlo circa dopo 10 anni e di mettere agli atti che io e la mia compagna avremmo per 10 anni il diritto di abitazione, così da poterne godere lato nostro, e da avere lato suo la garanzia di non poter cedere tale diritto.
Abbiamo individuato un immobile dal valore di 500 mila.
Attualmente però io e la mia compagna avremmo a disposizione 100k€, mentre il nostro amico metterebbe 400k€.
Per semplificare le cose e poiché saremmo noi a mantenere l'immobile, oltre a pagare le spese ordinarie, vorremmo comunque dividere la proprietà 50% lui e 50% noi (25% io e 25% la mia compagna), nonostante lui metta più soldi.
Avrei tre domande:
1) È corretto che col diritto di abitazione io e la mia compagna avremmo il diritto di vivere all'interno dell'immobile, l'onere di dover sostenere le spese ordinarie e l'impossibilità a cedere tale diritto? Se sì, è possibile metterlo agli atti durante la compravendita?
2) È lecito agli occhi della legge dividere la proprietà dell'immobile di 500k€ con lo schema - 50% amico americano, 50% io e la mia compagna - nonostante lui metta 400k€ e noi 100k€?
3) È lecito agli occhi dell'Agenzia delle Entrate ciò descritto al punto 2, considerando che io e la mia compagna fatturiamo verso la società del mio amico gran parte del nostri introiti?
Grazie,
Franco