Il divorzio breve è legge

Il tempo di attesa tra separazione e divorzio scende a un anno (invece di tre) se l'addio è giudiziale, ma se il divorzio tra i coniugi è consensuale il tempo scende a 6 mesi.

23 APR 2015 · Tempo di lettura: min.
Fonte foto: imgarcade.com

Il via libera al divorzio breve rappresenta una vera e propria svolta per l'Italia, poiché va a modificare una norma di oltre 40 anni fa. La camera ha approvato in via definitiva (con 398 sì, 28 no e 6 astenuti) la riforma delle norme sul divorzio italiano.

Un risultato che arriva dopo oltre 10 anni di dibattiti in parlamento.

Il tempo di attesa tra separazione e divorzio scende a un anno (invece di tre) se l'addio è giudiziale (ovvero quel procedimento promosso da uno dei coniugi in contrasto con l'altro), ma se il divorzio tra i coniugi è consensuale il tempo scende a 6 mesi. E non cambia nulla se nella coppia ci sono figli minori o meno.

Il termine ha effetto dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale.

Variano anche le regole sul fronte patrimoniale: la comunione dei beni si scioglie quando il giudice legittima i coniugi a vivere separati o al momento di accettare la separazione consensuale. L'ordinanza grazie alla quale i due sono sempre abilitati a vivere separati è comunicata all'ufficiale di stato civile per l'annotazione della fine della comunione.

L'applicazione è immediata: il divorzio breve sarà valido anche per le cause in corso.

Durante la discussione al senato, dal provvedimento, è stata esclusa la norma che contemplava il divorzio immediato, cioè senza separazione.

Norma che avrebbe "frenato" l'iter poiché sul tema si sono registrate opinioni politiche contrastanti che avrebbero fratturato la maggioranza. Da qui la volontà di affrontare la disputa con un percorso differente e di assicurare tempi rapidi all'approvazione definitiva che domani potrebbe diventare realtà.

Scritto da

Avv. Annalisa Alpi

Lascia un commento

ultimi articoli su attualità