I genitori che pubblicano foto dei figli minorenni rischiano una multa

I rapporti fra la madre e il ragazzo si erano interrotti bruscamente al momento della separazione dei genitori.

10 GEN 2018 · Tempo di lettura: min.
I genitori che pubblicano foto dei figli minorenni rischiano una multa

Una recente ordinanza del Tribunale di Roma obbliga la madre di un ragazzo minorenne a rimuovere immagini e informazioni personali relative a suo figlio dalle reti sociali.

Facebook è ancora una volta il protagonista di una sentenza. Il Tribunale di Roma, nell'ordinanza del 23 dicembre 2017, infatti, si è pronunciato su di una vicenda riguardante la pubblicazione delle foto del figlio minorenne da parte di sua madre. Può un genitore condividere sui social network delle foto del figlio minorenne accompagnate da altre informazioni personali? Vediamo qual è stata la decisione del tribunale.

La vicenda

Il caso preso in considerazione dal Tribunale di Roma riguardava l'utilizzo da parte di una madre dei social network, in particolar modo Facebook. La donna, infatti, continuava a condividere notizie e foto sul figlio di 16 anni, inserendo informazioni sulle controversie giudiziali familiari e insultando il ragazzo attraverso espressioni come "malato mentale". Il ragazzo era infastidito da questi commenti che, tra l'altro, erano a completa disposizione anche dei suoi coetanei e amici. La responsabilità genitoriale dei genitori del sedicenne era già stata sospesa precedentemente in seguito al divorzio, ed era stato nominato un tutore provvisorio. In particolar modo, i rapporti fra la madre e il ragazzo si erano interrotti bruscamente al momento della separazione.

Il ragazzo, inoltre, aveva dichiarato la volontà di proseguire i suoi studi all'estero, negli Stati Uniti, per ritornare ad avere una vita normale e per allontanarsi dall'Italia dove tutti erano a conoscenza della sua storia.

La decisione del Tribunale di Roma

Secondo i giudici del Tribunale di Roma "la massiccia presenza mediatica della vicenda del minore, giustifica il turbamento dello stesso e la resistenza a proseguire gli studi in un contesto nel quale particolari della propria vita personale, sono ampiamente noti". Nell'ordinanza, inoltre, viene ricordata una sentenza della Cassazione, secondo cui, la volontà del minore va presa in considerazione quando è "esplicitazione delle proprie aspirazioni, di un vero e proprio progetto di vita, non privo di risvolti esistenziali ed affettivi, sorretto da una fortissima volizione, desumibile dalle insormontabili difficoltà manifestatesi in sede esecutiva".

I giudici non solo hanno autorizzato il minore ad andare negli Stati Uniti per continuare gli studi ma hanno anche richiesto l'immediata cessazione della diffusione sui social network di immagini e dati personali del ragazzo da parte della madre. In più, la donna è stata obbligata a rimuovere tutti i contenuti già pubblicati entro il termine indicato.

Infine, il Tribunale di Roma ha determinato, secondo l'articolo 614-bis del codice di procedura penale, una "somma dovuta da sia al tutore del minore (che dovrà versare tale somma qualora dovuta su conto corrente con vincolo pupillare), sia a [...] in caso di mancata ottemperanza agli obblighi sopra indicati". La somma decisa dal giudice dovrebbe equivalere a 10mila euro, in caso di inadempienza.

L'ordinanza del Tribunale di Roma è una novità assoluta in questo tema. Dovranno far attenzione gli altri genitori che pubblicano con troppa facilità le foto o i dati dei propri figli: potrebbero rischiare di pagare una sanzione salata.

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