Matrimonio con cittadino straniero.

Inviata da Puskin. 20 feb 2021 Divorzio

Sposato da tre anni con cittadina extracomunitaria, il rapporto col tempo si è irrimediabilmente logorato. Il matrimonio è stato celebrato all'estero e poi trascritto in Italia, ma la mia sposa non ha mai fatto richiesta di residenza anagrafica e quindi non ha mai avuto codice fiscale e tessera sanitaria.
Preferiva vivere al suo Paese, non volendo rinunciare al lavoro che ivi svolgeva.
Nell'arco di tre anni, è venuta in Italia solo per brevi periodi
(in totale circa 8 mesi, sparsi dal 2017 al 2020).
Lo scorso autunno, dopo circa 16 mesi consecutivi di assenza dal territorio nazionale, passava a recuperare parte della sua roba, per poi rientrare da lei.
Nonostante un'assenza così prolungata dallo spazio Schengen, non le veniva impedito di entrarvi (un periodo consecutivo superiore ai 12 mesi, dovrebbe far scattare la sospensione o la revoca della Carta di Soggiorno).
Per evitare qualsiasi inconveniente, ho segnalato la situazione alla Questura competente.
Infatti, alla mia richiesta di divorzio, la mia sposa preferiva eclissarsi, rifiutando ogni ragionevole contatto. Davo così mandato a un avvocato del Paese di lei, di rappresentarmi nella causa di divorzio (già intentata).
Tempo fa, il comune mi ha comunicato che la Questura ha chiesto chiarimenti sulla residenza della mia sposa, volendo accertare se le mie dichiarazioni fossero veritiere.
Il funzionario di polizia incaricato del caso, mi informava che considerata la prolungata assenza e la totale mancanza di residenza anagrafica, per altro mai avuta, avrebbe rimesso al Questore la decisione sulla revoca della Carta di Soggiorno, adducendo come motivazione, la mancanza dei requisiti di legge perfino per una sua conversione in permesso di lavoro (residenza minima di almeno un anno consecutivo sul territorio nazionale).
Vorrei sapere se effettivamente sussistono i requisiti per la revoca del soggiorno;
in caso di revoca, le autorità ne danno comunicazione a me o all'interessata (tenendo conto del fatto che l'indirizzo di lei è sconosciuto)?
E infine, se in qualche maniera, la condotta della mia quasi ex-sposa,
nell'eventualità che essa si possa trovare sul territorio nazionale e avere, nel caso specifico, una condotta scorretta, possa in qualche modo danneggiarmi o farmi avere delle responsabilità a livello civile.
Un grazie sentito.

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Salve. Da quanto mi scrive qui, pare proprio che si sia già dato la risposta... Per quanto riguarda la notizia della fine del procedimento, penso che possa fare richiesta di accesso agli atti in Questura della sua provincia di residenza, magari attendendo 30/90 giorni dall'inizio del procedimento suddetto.

EsseGi Legal Avvocato a San Vito al Tagliamento

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