Fino a quando devo pagare il mantenimento a mia figlia 19enne che lavora?

Inviata da PASQUALINO. 28 gen 2016 Affidamento condiviso

Buona sera,
sono divorziato e risposato da moltissimi anni, ho sempre pagato il mantenimento per mia figlia che vive a 500 km da me, ora lei lavora a tempo determinato, ma fino a quando devo pagare? Oltretutto come faccio ad essere sicuro che un giorno mi dirà che non lavora se io sono lontano e non posso controllare? Attendo e ringrazio.

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Egregio Signor Pasqualino, buonasera.
Il mantenimento è dovuto sino a quando Sua figlia non sia in grado di mantenersi autonomamente, ossia abbia quella che solitamente viene definita autosufficienza economica.
Quello che può fare, quindi, è rivolgersi ad un legale al fine di accertare se sussistano i presupposti per ottenere una modifica delle disposizioni vigenti relativamente al mantenimento di Sua figlia.
Nella speranza d'aver risposto in maniera chiara ed esaustiva al quesito posto, resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Con i più cordiali saluti.
Avv. Simone Rinaldini

Avv. Simone Rinaldini Avvocato a Sassuolo

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Buongiorno Signor Pasqualino.
Se Sua figlia ha trovato un'occupazione lavorativa (anche a tempo determinato), Lei potrebbe agire per chiedere ed ottenere una riduzione/cessazione del dovere di contribuire al suo mantenimento.
I genitori, infatti, devono provvedere al mantenimento della prole fino a quando non è economicamente autosufficiente e, secondo recenti sentenze, tale situazione può avvenire anche nel caso in cui il figlio reperisca un'occupazione lavorativa tempo determinato che, però, gli permetta di sopperire a tutte le necessità.
Inoltre, una volta raggiunta l'indipendenza economica, il figlio non potrà più chiedere il mantenimento, neppure in caso di successiva disoccupazione e/o perdita dell'occupazione lavorativa.
Infine, Le segnalo che è possibile ottenere informazioni relative allo stato di dipendente di un soggetto, formulando apposita istanza alla Provincia di residenza, settore lavoro.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba

Anonimo-155490 Avvocato a Brescia

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Egregio Signor Pasqualino,
badi bene che non ogni lavoro di un figlio fa escludere il diritto al mantenimento. La Giurisprudenza esclude che sia sufficiente un lavoro c.d. precario (ad es. contratto a progetto, a chiamata, sostituzione a tempo determinato), a meno che tale impiego non abbia concrete possibilità di stabilizzarsi e migliorare (quanto a remunerazione è durata) nel breve futuro.
In genere si esclude l'indipendenza economica sotto gli € 600-700, ma tale importo può variare da Tribunale a Tribunale.
Verificata e provata (è un Suo onere) la sussistenza di tali presupposi, Lei potrà avviare un procedimento di revisione, perché il Giudice, appunto, riveda le condizioni di divorzio alla luce della situazione attuale.
Laddove non dovesse eliminare il Suo contributo, potrà almeno ridurlo.
Quanto alla ricerca concreta dell'attuale occupazione di Sua figlia, la richiesta di accesso agli atti è, però, subordinata al consenso del diritto interessato: solo se resta inerte o rilascia il consenso, Lei potrà avere informazioni dal Centro per l'impiego entro i successivi 30 giorni. In ogni caso verrà a conoscenza solo della data dell'assunzione, non anche dello stipendio.
In difetto, ove certo del lavoro e dello stipendio, non potrà che attendere che tali informazioni vengano rese note in giudizio, spontaneamente ovvero previo ordine del Giudice di esibire buste paga e contratto.
Infine, sappia che, laddove l'assegno sia eliminato, non potrà rivivere -come anticipato dai Colleghi-, ma un genitore può essere sempre tenuto agli alimenti, qualora il figlio versi in "stato di bisogno".
Spero di averLe chiarito alcuni aspetti anche pratici e La saluto cordialmente.
A disposizione

Alessia La Motta

Avv. Alessia La Motta Avvocato a Bologna

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Gentile signore,
se Sua figlia è in grado di mantenersi autonomamente potrà presentare ricorso in tribunale per ottenere la modifica delle condizioni di divorzio.
Tenga presente che giurisprudenza recente ha riconosciuto la revoca dell'assegno di mantenimento anche in caso di lavoro a tempo determinato, in quanto ciò dimostra il raggiungimento da parte del figlio della capacità di provvedere ai propri bisogni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Avv. Enrico Lo Presti

Avv. Enrico Lo Presti Avvocato a Palermo

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Gentile Pasqualino,
Faccia una richiesta di modifica delle condizioni di separazione in ragione del mantenimento nei confronti del figlio maggiorenne e autosufficiente.
Il mantenimento non è più dovuto.
È necessario in quella sede dimostrare la circostanza e lo potrà fare anche deferendo interrogatorio formale a sua figlia.
Avv. Marina Ligrani

Avv. Matrimonialista MARINA LIGRANI Avvocato a Potenza

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Ritengo che lei possa chiedere una modifica delle condizioni del divorzio. Per gli accertamenti potrebbe inoltrare istanza di accesso agli amministrativi alle competenti autorità.
Saluti cordiali
Avv. Sandra Macis
Cagliari

Avv. Sandra Macis Avvocato a Cagliari

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Buongiorno,
la giurisprudenza più recente ha escluso l'obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne, qualora questi svolga o abbia svolto un'attività lavorativa, anche precaria/tempo determinato. Ciò dimostra il raggiungimento da parte del figlio della capacità di provvedere autonomamente al proprio mantenimento.
L'unico modo per verificare se Sua figlia lavora è quello di rivolgersi, tramite un legale, al centro per l'impiego territorialmente competente.
E' quindi possibile nel Suo caso ottenere una revoca dell'assegno di mantenimento.
A disposizione per ogni chiarimento, invio cordiali saluti
avv. Federica Taiola

Studio Legale Taiola e Verzeletti Avvocato a Pontoglio

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