Salve, da circa 7 mesi mia moglie frequenta un'altro uomo (prima solo telefonicamente adesso anche incontrandosi). Lei vorrebbe o andare a convivere con lui (anch'esso sposato con 2 figli di 8 anno) o andare a vivere da sola.
La casa dove abitiamo con una figlia di 14 anni è di proprietà di entrambi.
Volevo sapere cosa succede a me nel caso dei due caso elencati precedentemente e nel caso mia moglie volesse rimanere a casa e mandarmi via.
Grazie.
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La sua domanda è un po' generica, occorrerebbe conoscere i redditi delle parti. ecc. In ogni caso ritengo sia opportuno regolamentare attraverso il Tribunale la collocazione, il diritto di visita e il mantenimento del minore. L'affidamento di legge è condiviso ma il tribunale assegna l'abitazione coniugale per lo più alla madre ove colloca il minore. In quel caso lei dovrebbe trovare altra sistemazione. Resto a disposizione
suggerisco di fare una separazione consensuale con la quale disciplinare il diritto di abitazione.
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Buonasera Enrico,
in linea generale, dal momento che vostra figlia è ancora minore, sarebbe opportuno che lei e sua moglie trovaste un accordo su mantenimento, divisione dei beni comuni e regime di visite. A questo punto si potrà presentare un ricorso congiunto per separazione o diversamente, procedere tramite una negoziazione assistita. Queste sono le strade a mio parere migliori per garantire ad entrambi, velocemente, indipendenza e chiarezza.
Un saluto
Avv. Serena De Giglio
Gentile Enrico,
senza conoscere alcune importanti informazioni della Sua vicenda è possibile dare solo una risposta in termini generali.
La casa coniugale viene assegnata al coniuge a cui vengono assegnati i figli minori. Negli ultimi anni - con l'introduzione delle norme sull'affido condiviso - solitamente il giudice procede con l'affidamento condiviso ad entrambi i genitori; il minore poi vivrà prevalentemente con uno di essi (nel gran parte dei casi la madre), a cui viene assegnata la casa familiare.
Pertanto nel Suo caso sono possibili due soluzioni. Se la Sua attuale moglie decidesse di andare a vivere in un altro immobile insieme al nuovo compagno, Lei rimarrà in possesso della casa, salvo che sua moglie chieda la divisione del bene. Se invece Sua moglie volesse rimanere a vivere nell'attuale abitazione ed il giudice disponesse la collocazione del minore con lei, Lei sarebbe costretto ad abbandonare la casa.
In questa ipotesi la situazione rimarrebbe così definita fino al momento in cui Sua figlia non diventerà economicamente autosufficiente. Allora potrà chiedere la divisione del bene in comproprietà.
In ogni caso rimango a Sua disposizione.
Cordialmente.
Avv. Aldo P. Benedetti
Gentile Enrico,
In caso di separazione la casa coniugale viene assegnata,il più delle volte, al genitore collocatario del minore,che quasi sicuramente sarà sua moglie, salvo però il contrario.
Bisognerebbe in ogni caso valutare anche altri aspetti del caso.
Avv. Marina Ligrani
Buongiorno,
come devo esanimare tutto il caso cisi approssimativamente non posso dare un parere esaustivo per la casa di solito è assegnata al minore se sua moglie si allontana il giudice tiene conto del suo comportamento. RESTO A SUA DISPOSIZIONE PER OGNI CHIARIMENTO. AVV.GIOVANNA Oriani
E' difficile prevedere ogni cosa non conoscendo i dettagli che ha omesso di riportare e che qualunque legale le chiederebbe prima di rispondere. Però una risposta la si può approssimare: se sarà sua moglie ad andarsene (immagino procedendo alla separazione legale e forse poi anche al divorzio) lei in teoria non dovrebbe rischiare di perdere il diritto di godimento della casa (salvo richieste di divisione post-divorzio), diversamente facilmente sua moglie avrebbe buon gioco per ottenere il godimento della casa almeno fino all'indipendenza economica della figlia. Se vuole può contattarmi per un veloce approfondimento.
