Come comportarsi in questa situazione..può chiedere intervento di qualcuno?

Inviata da Mihaela. 7 mar 2017 Affidamento condiviso

Salve...spiego la situazione che viviamo io e il mio compagno...
Lui 7anni fa ha avuto una figlia con una donna che si incontravano casualmente per cui riconoscerla e stato difficile e sono finiti in tribunale ,che in seguito del DNA risultava che era la sua...giudice ha deciso affido condiviso in piu gli ha detto di versare mantenimento ogni mese ...lui fin'ora non si sentiva di conoscere la bambina anche perché non si sentiva ancora pronto per fare il padre ...e poi.non cosi...penso che chiunque l'avrebbe presa male...perché lei è la detto quando ormai era in 4 mese di gravidanza...
Adesso con la mia insistenza ha chiesto la madre che la vorrebbe conoscere ...ma lei non vuole assolutamente...dice sarebbe sconvolgente per la bimba ...lui insiste da piu di tre mesi ..la madre...è la fatta sentire a telefono è la bambina sembrava felice di sentire suo padre ...per poi dirli che se non ha intenzione di fare il padre di lasciarla stare ...lui vuole solo vederla una volta la settimana, non vuole fare padre vero anche perché fa autista con camion e non sarebbe in grado di stare dietro alla bambina...chiedo solo a chi bisogna rivolgersi ...visto che tra padre e madre c'è ancora questo comportamento...la madre non cede...se qualcuno ci spiega ...ringrazio anticipatamente!!!:(

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Il suo compagno ha diritto di vedere la figlia, ovviamente procedendo con tutte le cautele necessarie visto che la bambina non è ancora abituata alla sua presenza. Pertanto, le consiglio di contattare un avvocato esperto in diritto di famiglia per presentare un ricorso al Tribunale della vostra zona.
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Foro di Roma

Anonimo-134772 Avvocato a Roma

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Buongiorno signora
Deve fare ricorso in modo da regolamentare i modi e tempi di visita con l'aiuto esterno di un psicologo.Resto a sua disposizione per ogni chiarimento. AVV.GIOVANNA Oriani

Avv. Giovanna Oriani Avvocato a Napoli

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Gentile Signora,
deve fare un ricorso al Tribunale in modo che siano regolati modi e tempi di visita eventualmente con l'ausilio di uno psicologo che spieghi le modalità corrette.
Cordiali saluti,
Avv. Andrea Simoncelli (Bergamo)

Studio Legale Avv. Simoncelli Avvocato a Seriate

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