atti persecutori tra vicinato
insieme ai miei familiari gravemente ammalti siamo sottoposti al rumore continuo di una pompa di calore che raffredda e riscalda l'ambiente a un salone di bellezza, la suddetta pompa è installata a meno di mezzo mt dal confine vi è gia una causa in corso che dura da quasi 7 anni il ctu ha periziato che la pompa di calore non è tollerabile nonostante abbiano fatto di tutto per fare abbassare il rumore durante le perizie, purtroppo finite le perizie il rumore è tornato quello di sempre, una cosa insopportabile. vorrei sapere se allo stato di cio potrei ricorrere all art. 700 o qualcosa di simile per costringere i vicini a chiudere questo fastidioso macchinario in attesa della sentenza e poi se vi sono i presupposti per denunciare costoro per atti persecutori visto che nonostante la perizia abbia accertato che non è tollerabile continuano a fare i loro comodi riportando i valori della macchina a un rumore maggiore come sempre è stato in questi 7 anni rispetto a quanto sono state fatte le perizie , in pratica posso denunciare queste persone per atti persecutori oppure perdo solo del tempo? cosa mi consigliate di fare? siamo stati costretti a rifuggiarci da una nostra parente per il momento per sottrarci a tale tortura ma noi vogliamo tornare nella nostra casa, il mio avvocato dice che non può fare altro ma a me sembra impossibile, inoltre se chia,mo i carabinieri a volte vengono altre no ma comunque non hanno mai chiesto a costoro di spegnere il macchinario neanche quando lo lasciavano acceso di notte nonostante il salone fosse chiuso, oltre a questo ci tocca sopportare che le macchine dei clienti non avendo un parcheggio adeguato occupano il marciapiede comunale limitando il passaggio pedonale oltre a limitare a me la visibilità delle auto che passano quando esco di casa con la macchina rischiando ogni volta di fare un incidente, poi poggiano i sacchetti della loro immondizia vicino la mia ringhiera che è posta qualche cm indietro dal confine sulla mia proprietà, tutte azioni tendenti a disturbarci