Se manca un indumento nel cambio del bambino scala dalle spese extra: può farlo?
Buongiorno scrivo per un quesito che sta rendendo la gestione del mio quotidiano davvero difficile: sono una mamma "separata" (in realtà mai stati sposati col padre di mio figlio) con un bambino di 5 anni e il papà lo vede tre volte a settimana. A fronte di uno stipendio suo di €2000 e mio di 1400 siamo giunti faticosamente ad un accordo per cui versa un assegno di mantenimento di 270 euro + il 50% delle spese extra. Stante ciò lui afferma che, dando già l'assegno di mantenimento in cui ovviamente è ricompreso il vestiario, è completamente esonerato dal comprare qualunque capo a nostro figlio per il tempo in cui lo tiene e che io sia l'unica persona tenuta a farlo. Non acquista più da anni un paio di mutande o un paio di calzini ed esige che la borsa del cambio includa vestiti, intimo e scarpe per ogni giorno di visita paterna.
L'ho sempre fatto per evitare polemiche e per buon senso ma sono esausta: se involontariamente dimentico un bermuda o un costume o un cappello nel cambio del bambino o se il padre pensa che un indumento, un paio di scarpe, non siano adatti, li ricompra e scala per intero l'importo dalle spese extra che per decreto dobbiamo suddividere (ad esempio il post orario)..decurta tutto scrivendo nella causale esserci un conguaglio per acquisto di pantaloni o calzature etc..
La domanda è:può farlo? Dare l'assegno di mantenimento significa che a vita non dovrà più occuparsi di comprare nemmeno una canottiera per quando il bambino è a casa con lui? può scalare ciò che non è incluso nella borsa del cambio dalle spese extra? queste peraltro sono ben dettagliate nel decreto e di questo aspetto, ovviamente, non si fa menzione.
Grazie, un cordiale saluto,
Giada