Buongiorno egregi avvocati, avrei bisogno di un semplice chiarimento ed aiuto... Sono un dipendente pubblico italiano e sono fidanzato con una ragazza straniera, residente in Colombia, da circa 2 anni... Durante questo lasso di tempo lei è dovuta venire come turista qui in Italia e poi, ogni volta, è dovuta andare via, per essere in regola con le normative europee sull'ingresso degli stranieri... come può immaginare però stiamo soffrendo questa situazione poichè passati ogni volta i tre mesi da conviventi dobbiamo stare separati minimo per ulteriori tre mesi... volevo sapere come è possibile che questa famosa "legge Cirinnà" sia tanto discriminatoria nei confronti delle coppie etero? Siccome leggo pareri contrastanti in merito, volevo sapere stipulando un contratto di convivenza con la mia compagna è possibile farla rimanere qui in Italia legalmente per più di tre mesi e quindi farle ottenere un permesso di soggiorno? Perchè trovo assurdo che l'Italia sia l'unico Paese in Europa ove le "convivenze di fatto" eterosessuali non vengano riconosciute legalmente e che quindi si debba per forza ricorrere all'istituto del matrimonio civile per potere (come giusto di diritto dovrebbe essere) convivere senza limiti temporali ottenendo un riconoscimento e tutela dallo Stato della suddetta unione... Aspetto un vostro riscontro. Grazie mille, distinti saluti.
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Egregio Sig. Antonio,vi e' da sperare in una rapida soluzione del problema;in difetto sarebbe il caso di impugnare il rifiuto,sollevando questione di legittimita' costituzionale:non bisogna arrendersi.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
buongiorno,
sono d'accordo con i colleghi sulla necessità di approfondire gli orientamenti della questura del luogo in cui risiede. La disciplina è comunque in evoluzione, quindi bisognerà monitorare bene le decisioni assunte dagli organi preposti.
Io sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e per fornirle l'assistenza che necessita, anche di fronte alle autorità amministrative.
Non esiti a contattarmi,
un cordiale saluto
Avv. Luigi Colombino
buongiorno, Sig. Antonio,
purtroppo confermo le difficoltà pratiche della applicazione dell'isttituto del contratto di convivenza "etero" ai fini del permesso di soggiorno.
Ho letto di una circolare del Ministero dell'Interno che si esprimerebbe nel senso che esso vale ai fini del ricongiungimento familiare , e questo potrebbe aprire una via per regolarizzare la Sua compagna.
Saluti cordiali
Buongiorno Antonio,
ultimamente mi sono imbattuta molto in questo tipo di problematiche.
Spesso é importante comprendere cosa prevedono i singoli comuni in modo da elaborare la strada più semplice per raggiungere il suo scopo.
Se ritiene, sono a disposizione.
Cordiali saluti
Avv. Marlisa Blardi
In quanto convivente non può essere concesso un permesso di soggiorno nemmeno se c'è un contratto di convivenza. Perché non trova un lavoro alla sua ragazza e chiede un permesso di soggiorno per motivi dii lavoro...