obbligo cantiere e indennizzo
Il mio vicino, che ha già depositato SCIA e quant'altro per demolire e ricostruire il suo fabbricato (cambio destinazione in abitativo), pur avendo un suo cortile dall'altro lato (con accesso in strada) vuole occupare (recintandola) una vasta parte del mio, con gru, materiali, ecc, non potendo, a suo dire, installare la gru dalla sua parte, ove persone di un'altra casa, che hanno sul suo fondo un diritto di passaggio pedonale, passerebbero troppo vicino (?) ad essa ed al cantiere. Il mio cortile però è interamente occupato da mie beni: attrezzature, piante (che verrebbero sradicate), un tendone (non fissato a terra, che verrebbe rimosso) con auto ricoverate sotto, ed inoltre non potrei accedere (per più di un anno) al mio garage, lasciando moto e auto al suo interno e spostando quella che uso tutti i giorni (8 mesi di vita) all'aperto, nell'unica porzione libera. Oltretutto ciò mi impedirà di proseguire lavori di ristrutturazione (CIL del mio cortile precedenti alla SCIA del vicino) ed avviarne altri della mia casa, che necessitano anch'essi di spazio. Senza contare che (dal mio lato) i pezzi della gru è possibile farli entrare, o passando da un altro vicino e abbattendo la mia rete di 3 metri, o dalla strada, abbattendo la mia veranda (!), sfondando coi mezzi pesanti, le mie fognature, i marciapiedi, prese d'aria della cantina, costringendomi a tenere in strada la mia auto nuova. Mi è stato offerto il ricovero, a sue spese, delle sole cose presenti nella porzione di cortile richiesta, presso un garage, però lontano, costringendomi a non poter disporre di auto, moto e materiali in garage, costringendo mio padre, anziano, a fare chilometri per andarsi a prendere la sua auto, negandomi qualsiasi indennizzo (fatto salvo per danni e ripristino abbattimenti). Che faccio?