Eradita

Inviata da Luca. 1 apr 2019 Eredità

Salve mi chiamo luca.
Avrei un quesito per voi:
Una coppia entrambi invalidi ricoverati in casa di riposo con una tariffa di 2800 euro mensile tot senza figli, unici parenti sono due fratelli over 80 della donna.
Prendono una pensione tot di 2500 euro hanno una casa di proprietà e quasi nulla da parte.
Sono gestiti da un amministratore tutelare dato dal tribunale.
La mia domanda è?
I 300 euro più spese fisse della casa che mancherebbero chi le deve affrontare?
I fratelli o si deve procedere alla vendita Dell immobile?
Grazie

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Gentile Luca,
i fratelli non sono obbligati a sostenere tali spese, pertanto, se non si dovesse riuscire ad ottenere una riduzione del prezzo o, eventualmente, non si dovesse trovare una struttura più economica, l'unica soluzione sarebbe vendere l'immobile.
Va considerato oltretutto, che potrebbero insorgere altre spese straordinarie oltre alla retta della struttura (es: spese dentarie, mediche...).
Prima di farlo, tuttavia, le consiglio di rivolgersi al comune di residenza dei coniugi, in quanto, molto spesso, mettono a disposizione dei contributi per situazioni del genere.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti
Avv. Alessandro Tadei

Avv. Alessandro Tadei Avvocato a Fano

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Buongiorno.
Innanzitutto io andrei a esaminare uno stato di bisogno delle persone che Lei cita.
Nel caso così fosse, per una questione di diritto famigliare, sono tenuti al concorso gli ascendenti dei due signori, nel caso i loro redditi siano insufficienti.
Certo è che un accordo per la vendita di un immobile sarebbe auspicabile, ma, in questo caso, questa sarebbe, stante in vita ancora i due signori, una soluzione da verificare come extrema ratio.
Al loro decesso, laddove residuino debiti e lo stesso non sia comunque facilmente divisibile, allora una vendita sarebbe ammissibile.
Per ogni chiarimento può contattarMi ai recapiti che troverà on line.
In Fede
Avv. Michele Vissani

Avv. Michele Vissani Avvocato a San Severino Marche

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Buongiorno Luca,
Innanzi tutto va precisato che l'amministratore di sostegno per poter vendere l'immobile deve essere autorizzato dal Giudice tutelare che deve valutare l'opportunità o meno della vendita, quindi c'è comunque un controllo.
In secondo luogo , lo stesso amministratore potrebbe chiedere la compartecipazione del Comune di residenza alle spese della retta dell'istituto che, se il reddito dei due signori anziani lo consente, interviene e paga la sua parte.
Quindi ti conviene parlare con l'amministratore e chiedere a lui chiarimenti.
Avv. Maria Croce

Anonimo-158074 Avvocato a Pescara

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L'amministratore (credo si tratti dell'amministratore di sostegno) valuterà il da farsi. Secondo me la cosa più ovvia, per recuperare la cifra non impossibile di €. 300,00, sarebbe quella di concedere in locazione l'immobile.
Cordiali saluti.
Avv. Giovanni Randon

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Ma questo è un problema dell'ads. Ciò nonostante su impulso dell'ads con autorizzazione del giudice tutelare è possibile che venga instaurata causa ex art. 433cc per chiedere ai figli il pagamento. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Studio Legale Avv.Patrizia Chippari Criminologa Avvocato a Figino Serenza

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Buongiorno,
conviene vendere l'abitazione poichè i fratelli potrebbero essere tenuti solo in caso di vittoria di una causa per la richiesta di alimenti che probabilmente in questa situazione non sarebbe vittoriosa.
Cordiali saluti
avv. Jacopo Pepi, Firenze

Studio Avvocati Pepi Avvocato a Firenze

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Buongiorno, per la differenza bisogna anzitutto verificare come sono stati introdotti in struttura gli anziani, in quanto la differenza potrebbe essere messa a carico del comune o del SSN.
In ogni caso i fratelli non hanno alcun obbligo, l’amministratore di sostegno dovrà procedere con la vendita dell’immobile.
Cordiali saluti.
Avv. Enrico Bet

Studio Legale Bet & Associati Avvocato a Genova

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