Salve, cercherò di spiegare la mia situazione nella forma più chiara possibile. Lavoro all'estero da gennaio 2015 ma ancora non non sono iscritta all'Aire (lo farò a brevissimo). Ora ho paura di eventuali sanzioni perché non ho mai dichiarato i redditi in Italia dove effettivamente ho ancora la residenza. In realtà nemmeno qui in Spagna: non ce n'è stato bisogno perché finora non ho mai raggiunto la soglia minima. Ho appena scoperto che fino al 30 settembre c'è possibilità di presentare la Collaborazione Volontaria. Qui iniziano le domande: è davvero conveniente? Essendo stato nel 2015 il mio reddito lordo 15 mila euro e nel 2016 17 mila euro, quanto mi farebbero pagare per regolarizzare la mia situazione? In Italia qual è la soglia sotto la quale non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi? Esiste una convenzione bilaterale tra Italia e Spagna che possa giocare a mio favore evitando così la doppia tassazione? Ammetto di aver procrastinato e di aver trascurato questo tema ma ora ho l'ansia.
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Non stia troppo in ansia.
Tra stati esistono convenzioni per escludere la doppia imposizione fiscale. Il Suo reddito è prodotto in Spagna e là deve essere tassato secondo le regole locali.
In Italia Lei non ha prodotto nessun reddito.
Il problema della tassazione dei redditi prodotti all'Estero non è di facile soluzione, ed è uno dei motivi per cui molte persone incorrono in violazioni di legge.
Il primo criterio da considerare per stabilire quale normativa applicare tiene conto della residenza fiscale.
Considerato che Lei riferisce di essere ancora residente fiscalmente in Italia, avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi nel nostro Paese.
Ciò in virtù del principio della “worldwide taxation".
Poi, a seconda del tipo di reddito percepito e a seconda della normativa fiscale applicata nel Paese di percepimento del reddito, è anche possibile che questi proventi debbano essere dichiarati anche in questo Stato (Lei riferisce di non aver dichiarato nulla in quanto non obbligata a farlo per mancato raggiungimento della soglia minima).
Chiaramente, nel caso in cui Lo stesso reddito viene tassato due volte, sia nello Stato in cui il reddito è prodotto che nello Stato di Residenza Fiscale del soggetto, è possibile applicare un credito per imposte pagate all’estero al fine di evitare la doppia imposizione.
Ora, se Lei volesse regolarizzare la sua posizione con il Fisco, potrebbe presentare la dichiarazione dei redditi tardiva in Italia, verificando che sussistano le condizioni per poter godere di un eventuale sconto sulle sanzioni, in applicazione del c.d. ravvedimento operoso.
