Privacy e WhatsApp

La Procura Brasiliana multa Facebook di 11,7 milioni di dollari per mancata collaborazione.

1 AGO 2016 · Tempo di lettura: min.
Privacy e WhatsApp

Il sistema di crittografia "end-to-end" di WhatsApp garantisce la privacy degli utenti, ma crea delle problematiche alla Procura Brasiliana.

Una multa milionaria è stata inflitta a Facebook (proprietaria di WhatsApp) in Brasile, da parte di un giudice, per punire la mancata collaborazione del social a delle indagini penali.

La controversia nasce dal fatto che su WhatsApp la crittografia "end-to-end", che consente di visualizzare i messaggi inviati e ricevuti soltanto ai diretti interessati, garantisce una privacy praticamente inviolabile alle conversazioni scoraggiando gli hacker e criminali informatici, ma è da ostacolo alla magistratura nella ricerca di elementi per un'indagine penale. Un portavoce ufficiale di WhatsApp ha dichiarato: "Negli ultimi mesi, persone provenienti da tutto il Brasile non hanno trovato accettabili i blocchi giudiziari di servizi come WhatsApp. Passi indiscriminati come questi minacciano la capacità delle persone di comunicare, di svolgere il proprio lavoro e di vivere le proprie vite. Come abbiamo detto in passato, non possiamo condividere informazioni alle quali non abbiamo accesso. Speriamo di vedere questo blocco revocato al più presto". Il procuratore Brasiliano Alexandre Jabur ha dichiarato: "Facebook ha dimostrato un enorme disprezzo per le istituzioni brasiliane, in particolare per i tribunali, pubblici ministeri e polizia a non soddisfare gli ordini".

Scritto da

Avv. Maria Vittoria Morselli - Studio Legale MOLEGALE

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